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Gavinana-Bellariva, arriva il collegamento bis

Tre corsie dal viale Giannotti alla sponda opposta per lasciare spazio ai binari della linea 3.2: lavori dal 2023. I dubbi dei residenti

di Emanuele Baldi

FIRENZE

Sarà l’undicesimo ponte carrabile urbano, il secondo in città partendo da monte (dopo il viadotto di Varlungo, l’ultimo arrivato nel 1981) e, insieme al ponte da Verrazzano, costituiranno di fatto la prima ’coppia di collegamenti’ tra due sponde dell’Arno praticamente attaccate.

Già perché il nuovo ponte che entro il 2024 collegherà Gavinana, dalla zona di piazza Gualfredotto, alla sponda opposta di Bellariva – altezza via Minghetti – sarà separato dal vicino attraversamento Ravenna-De Sanctis da appena duecento metri.

Opera superflua? Tutt’altro perché servirà, nelle intenzioni di Palazzo Vecchio, a disintossicare Gavinana dalla mole di traffico in ingresso città che non troverebbe più sbocco sul ponte da Verrazzano dove troveranno posto i binari della nuova linea 3.2 della tramvia che collegherà entro il 2024 piazza della Libertà con Bagno a Ripoli. Questo il progetto in soldoni: il tram in arrivo dai viali di circonvallazione e poi dal lungarno Colombo svolterà a destra – per entrare a Gavinana sulla direttrice Giannotti-Europa – sul ponte da Verrazzano. Qui la tramvia avrà due corsie a disposizione e sempre due resteranno per gli automobilisti, una per senso di marcia. Chiaro dunque che la ’portata’ del ponte da Verrazzano, già oggi spesso congestionato, sarà dimezzata.

Di qui la necessità di costruire un nuovo ponte carrabile, quello appunto dell’Albereta, circa duecento metri più a monte.

"Il nuovo ponte che contiamo di iniziare a costruire nel corso del 2023 – spiega l’assessore alla viabilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti – avrà tre corsie di marcia. Inizialmente ne abbiamo previste due da Gavinana a Bellariva e una in senso opposto". Poi, aggiunge il responsabile del traffico del Comune, "studieremo i flussi ed eventualmente appronteremo delle modifiche". Previsto anche un percorso pedonale e uno ciclabile.

Ma dove svolteranno le auto? Secondo il progetto gli automobilisti in ingresso città e in arrivo dall’autostrada e dal viale Europa, una volta arrivati alla rotatoria all’altezza di via Gherardo Caponsacchi, gireranno versio piazza Gualfredotto, quindi proseguiranno in via Lapo da Castiglionchio e da qui imboccheranno il ponte (che avrà due campate, una sponda Gavinana e una in Arno).

"Una volta arrivati dall’altra parte – prosegue Giorgetti – gli automobiliti potranno svoltare a sinistra in direzione centro storico, oppure a destra verso Varlungo. A dritto non si potrà andare perché via Minghetti avrà solo da direzione di marcia verso l’Arno". L’operazione ’smaltisci-traffico’ sulla carta funziona ma a Gavinana i mal di pancia non mancano. Due i fronti della protesta. Il primo quello di residenti e commercianti di piazza Gualfredotto, una delle poche zone ’di rione’ come c’erano una volta. "Questa piazza rischia di diventare una camera a gas" il leit motiv della protesta. Paure legittime anche se va detto che, per contraltare, dovrebbe iniziare a respirare dopo anni la dirimpettaia piazza Gavinana. Altro aspetto della polemica: il polmone verde dell’Albereta verrebbe invaso da una lunga striscia d’asfalto. "La strada sarà comunque ben più alta del parco" assicura Giorgetti. "Sotto il ponte – ricorda la presidente del Q3 Serena Perini – verrà creata una nuova pista per skateboard".