
Flavio Insinna e Giulia Fiume nella celebre commedia di Nino Manfredi, ’Gente di facili costumi’ in scena alla Pergola da stasera
Mentre ’Anora’, che vede protagonista una prostituta a New York, vince l’Oscar come miglior film a Los Angeles, alla Pergola di Firenze debutta questa sera (ore 21, in programmazione fino a domenica) ’Gente di facili costumi’, che mette in scena l’incontro fra uno scrittore sfortunato e una prostituta. È una commedia scritta da Nino Manfredi, che la interpretò alla fine degli anni ’80. Adesso la porta in scena suo figlio Luca, al debutto nella regia teatrale. I protagonisti sono Flavio Insinna e Giulia Fiume.
Luca, di cosa parla ’Gente di facili costumi’?
"Racconta l’incontro fra un grecista, uno scrittore frustrato, e una prostituta che vive al piano di sopra dello stesso condominio. Uno è colto, meticoloso, timido, l’altra è sbadata, disordinata, spontanea. Nonostante siano l’una all’opposto dell’altra, malgrado il loro bagaglio di dolori e speranze tradite, trovano un terreno comune di incontro".
Lei vide suo padre portare a teatro la prima versione...
"Sì. La portò a teatro in due edizioni diverse, con Pamela Villoresi e con Lia Tanzi. Mi è sembrata ancora modernissima e, così, insieme a Valerio Santoro, direttore dello Stabile di Palermo, l’abbiamo rimessa in scena".
Come è arrivato a scegliere Giulia Fiume?
"Ho fatto un mese di provini: ho trovato questa meravigliosa attrice, che è perfetta in contrasto con la romanità indolente di Flavio".
Viene da pensare un po’ a ’Quando la moglie è in vacanza’ con Marilyn Monroe...
"Eh sì! C’è nel personaggio interpretato da Giulia lo stesso candore sexy, la stessa purezza naif. Giulia porta una ingenua tenerezza al suo personaggio che è impagabile".
Insinna aveva incontrato suo padre?
"Non solo lo aveva incontrato: quando era allievo di Gigi Proietti, Insinna giovane studente di teatro, andò a intervistare Nino proprio mentre era in scena con questa commedia. Ieri Flavio mi ha regalato il filmato di quella intervista. Non avrebbe mai immaginato di raccoglierne, in un certo senso, l’eredità".
Che legami ha con la città?
"È di Firenze Costanza Sansoni, la madre del mio primo figlio. Grazie a lei, ho frequentato Firenze, ho imparato ad amare questa città meravigliosa. E ho girato in Toscana il mio primo film, ’Grazie di tutto’, con due attori che sono diventati miei cari amici: l’immenso Carlo Monni e lo straordinario, umile, prezioso Sergio Forconi. Con Sergio continuiamo a sentirci, di tanto in tanto".
Come racconterebbe ’Gente di facili costumi’ a chi sta decidendo se prenotare un posto?
"Direi che un invito a riappropriarsi della propria persona, qualunque sia il nostro percorso. È l’incontro fra due pianeti, messi nella stessa traiettoria dal destino. È una commedia sul rispetto reciproco, sulla tenerezza, sugli incroci del destino".