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L'impianto geotermico di Larderello, in provincia di Pisa
Firenze, 19 febbraio 2025 – Rinnovata, per vent’anni, la concessione per la geotermia toscana a Enel Green Power. La decisione, presa dalla giunta regionale e anticipata ieri da La Nazione, è stata ufficializzata ieri dal presidente Eugenio Giani, che ha voluto accanto a se’ i sindaci dei 16 Comuni geotermici. Sul tavolo, 3 miliardi di investimenti tecnologici e minerari in 20 anni (dal 1° gennaio 2027 al 31 dicembre 2046), 3 nuove centrali, quasi 400 milioni di euro per il territorio e più di 30 milioni di euro l’anno ai Comuni interessati.
"Quest’accordo è storico – ha detto Giani – e fa della Toscana un modello nazionale. È stata una trattativa difficile, siamo stati sul punto di rompere, ma poi è andata a buon fine. Questa intesa è generale: nei prossimi quattro mesi andremo a definire i dettagli".
Il Piano potenzia la coltivazione di questa fonte rinnovabile e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di autonomia energetica e decarbonizzazione. Contemporaneamente punta allo sviluppo sostenibile dei 16 Comuni geotermici, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri, in base agli studi di fattibilità. Le tre nuove centrali nasceranno a Bagnore, nel territorio di Santa Fiora (40 MW), Piancastagnaio (20 MW) e Monterotondo Marittimo (5 MW). Enel stima inoltre un costo di 4,4 miliardi l’anno per la gestione di tutte le centrali geotermiche in Toscana, arrivando così a un totale di 7,4 miliardi di euro in 20 anni. Fra le novità, migliori standard ambientali e tecnologici, l’ampliamento della rete di teleriscaldamento e 1300 nuove assunzioni fra dirette e nell’indotto in Toscana (2900 a livello nazionale).
"La geotermia oggi copre il 34% della produzione energetica toscana – ha detto ancora Giani - ma domani, con le nuove centrali, il revamping e il rinnovamento degli impianti probabilmente si avvicinerà al 40%. Percentuale che, sommata alle altre rinnovabili, porterà al 60% il livello dell’energia pulita prodotta in Toscana".
"Per mesi, anni, abbiamo lavorato in silenzio, con pazienza, anche quando è capitato di essere accusati di fare troppo poco – ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo -. Ci siamo confrontati e a volte anche scontrati ma quello di oggi è un grande risultato che ridà speranza e prospettiva a tutta l’area della Valdicecina".
Favorevoli al piano, ma critiche sui metodi le opposizioni. "Da tempo siamo convinti che la geotermia sia il petrolio della Toscana – ha detto Elena Meini (Lega) - e in tal senso analizzeremo con attenzione il piano. Attenderemo, dunque, che il presidente Giani, dopo aver parlato con i media, presenti il documento in Consiglio. A ogni modo, riteniamo fondamentali le opere compensative". Anche Diego Petrucci (Fdi) ha espresso soddisfazione. "Solo grazie al Governo Meloni – ha però evidenziato - e al diretto interessamento del presidente del Consiglio su richiesta mia e di tutta Fdi, adesso le concessioni sono ventennali e viene garantita la possibilità di programmare lo sviluppo industriale".
In Toscana, Enel Green Power gestisce il più antico e innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. I quasi 6 miliardi di KWh prodotti annualmente rappresentano il 70% delle rinnovabili generate in Toscana, riscaldano oltre 13mila utenti, 27 ettari di serre e numerose aziende.