Larderello (Pisa), 9 novembre 2018 - "Per un pugno di voti questo governo di deindustrializzatori ha sferrato un attacco a questo territorio che fonda il 90% della sua economia sull'energia geotermica ma anche a un pezzo di Toscana bloccando le infrastrutture: per questo alzo la voce, batto i pugni sul tavolo. Mobilitiamoci".
Lo ha detto il governatore della Toscana, Enrico Rossi, criticando a Larderello (Pisa) l'ipotesi di tagliare gli incentivi governativi alla geotermia. "Al Governo - ha sottolineato Rossi - chiedo di convocarci e gli spieghiamo le nostre ragioni e che la Toscana ha approvato una legge regionale che in pochi anni porterà all'abbattimento delle polveri del 98% e lavoriamo per applicare davvero l'economia circolare che prevede un regolamento dell'Ue con la captazione di CO2 che serve al Paese e all'Europa senza bucare il terreno ma che fuoriesce naturalmente dal nostro sottosuolo. Speriamo dunque di essere convocato oggi o domani per dire tutto ciò".
Rossi ha poi sottolineato che "con questa manina che ha cancellato dal decreto del Mise la geotermia ha compiuto un attentato al territorio". Per il governatore, "è un provvedimento antiscientifico che rischia di mettere in ginocchio un comprensorio di 17 comuni che dà occupazione a circa 3 mila addetti diretti e indiretti e che mette la geotermia su un binario morto mentre in tutto il mondo si scommette su questa tecnologia nata e cresciuta per due secoli in Toscana".
L'esecutivo, ha detto ancora, "come per i vaccini ha preferito scegliere dando retta a chi è contrario, per lucrare un pugno di voti, senza documentarsi su quali sono invece gli effetti positivi". "Noi - ha osservato il presidente della Regione - chiediamo di essere convocati subito dal Governo e di ascoltarci e se poi questo errore sarà corretto io per primo non avrò alcun problema a dire grazie e a riconoscere che il Governo avrà fatto bene il proprio lavoro». «Anzi - ha concluso -, propongo al Governo di sperimentare in questo distretto un modello di economia circolare che permetta di captare la Co2 che qui non è prodotta dalla combustione ma fuoriesce dagli impianti geotermici: l'Italia importa la Co2 dalla Romania. Quindi serve, lavoriamo con Enel per sviluppare questo modello di economia circolare utile all'Europa".