Firenze, 29 ottobre 2020 - Solare, sorridente, sempre pronto alla battuta. Genuino e sanguigno, con un’ironia che sa essere dolce e pungente allo stesso tempo. Ma quando si è con la maschera dell’ossigeno stampata in faccia e si combatte contro un nemico ignobile e meschino – leggi coronavirus – non c’è tempo per scherzare, bisogna solo essere forti perché "è come trovarsi dentro un film dell’orrore". Gianfranco Monti scrive dal letto d’ospedale. È ricoverato da una settimana e solo ieri ha trovato la forza di raccontare il suo incubo su Facebook. "Ho preso il Covid e anche bello pesante, con la polmonite che ha deciso di rompere tanto tanto i c... Ma io la combatto. Sono in ospedale da una settimana, non sto molto bene". E sempre ieri, via social, anche Carlo Conti ha annunciato la sua positività al virus: "Sono a casa, praticamente asintomatico, ma sotto controllo medico".
Gianfranco invece se la passa decisamente peggio e racconta la malattia senza filtri. Con una spontaneità umana e disarmante, che poi sono le qualità per cui è così amato dalla gente. "Cercherò di essere più chiaro possibile per soddisfare le curiosità, tanto noi uomini siamo fatti così – continua – Eviterò foto non molto belle ma vi dico che qua dentro è come si vede in tv, sì ’gli angeli’ bardati in ogni punto, ragazzi giovani e fantastici che si sbattono per combattere una malattia subdola, di m...".
Le parole scorrono veloci. Così come la trasmissione di questo nemico invisibile. "Come l’ho preso? E che ne so! Sempre attento, sempre. Mascherina, non assembramenti, tutte le precauzioni – si sfoga Monti – Poi una mattina ti svegli con un po’ di febbre e inizia la roulette russa. Accendi la tv e non immagini mai che possa succedere a te, e invece... Non è così".
L’attore e conduttore radiofonico manda un messaggio a tutti coloro che snobbano il virus con parole affilate e taglienti. "Sto dalle 14 alle 16 ore attaccato a una maschera chiusa con l’ossigeno dentro fisso. Con la testa che lavora, pensa, si svuota, piango, molto spesso, ma non va bene perché non fa figo. Ma più che altro non fa morale". Poi Monti tira fuori tutta la sofferenza e l’esorcizza, con una forza spaventosa, andando fino in fondo a toccare la cruda realtà. "Qua va via tutta la tua privacy, cerco di usare padelle usa e getta per evitare la vergogna di farsi lavare da ragazzine tanto giovani. È uno sforzo sovrumano, credetemi. Insomma potrei andare più pesante ancora ma non è questo che voglio. Il messaggio è: state attenti, state attenti, state attenti".
Lo sfogo di una persona disposta a sgolarsi con tutta la voce possibile per farsi ascoltare. "Basta con tutte quelle cavolate sul fatto che il Covid non esiste, è un’influenza, tutti a fare i medici. Fanc...! Si leggono cavolate, ognuno si sente il portatore del verbo. Amici vi prego credetemi, non ci sono solo i calciatori eroi come Zlatan. Ci sono anche i Gianfranco. Ecco, io non sono Zlatan e sto di m... Qua ti dicono solo che ci vuole tempo e pazienza. Ragazzi ve lo giuro è durissima. Sto vivendo un film dell’orrore. Una roba inimmaginabile, credetemi. Non fate cavolate. Qui dentro è inimmaginabile. Vi chiedo scusa se non potrò risponde a tutti, la mia fiacca anche nello scrivere è tantissima ma leggerò tutto. Però energia positiva mi va bene: mandate, mandate, mandate".
Messaggio recepito, perché i messaggi d’affetto sono tantissimi, oltre 1200. Un’ondata enorme che può trasformarsi in forza e responsabilità. Solo così si può battere questo maledetto morbo.