Firenze, 18 giugno 2024 – Mentre Sara Funaro non tira neanche per un attimo il fiato in un filotto infinito di scontri a fuoco – neanche il suo terreno dialettico preferito, a dirla tutta – con il competitor del centrodestra Eike Schmidt, ci pensa il governatore Eugenio Giani a ringalluzzire gli animi del mondo dem fiorentino sbilanciandosi in una previsione/sentenza in vista del secondo turno.
"Ritengo che Sara, guadagnatasi il consenso di colei che ha rappresentato la terza forza nella lotta fra lei e Schmidt, ovvero Stefania Saccardi, abbia messo un’ipoteca molto forte e molto importante" sull’esito del ballottaggio le parole di Giani a margine della consegna del Premio Fiamme gialle ‘Studio e sport’ nell’ambito del Premio internazionale Fair Play Menarini.
"Poi – sono ancora parole del governatore della Toscana – ecco l’endorsement e il sostegno di Lorenzo Masi e dei Cinque stelle" e "in più un indiretto sostegno che può arrivare da quello che era il candidato sindaco più a sinistra", cioè il candidato di Spc Dmitrij Palagi, il quale "ha detto che non potrà mai votare il candidato di destra".
Funaro, sentenzia Giani "ha anche messo a punto tutta una serie di indicazioni programmatiche molto forti, penso alla tramvia, alla sicurezza, ai temi delle infrastrutture, che la legittimano come la candidata, a mio giudizio, più credibile per una Firenze del futuro".
Ma ieri ha parlato a lungo, ai microfoni di ControRadio, anche Stefania Saccardi che nei giorni scorsi ha dichiarato che al secondo turno voterà per Funaro: "Italia Viva – ha precisato – è all’opposizione di questo governo, siamo in maggioranza con il Pd in Regione Toscana e non mi pareva una grande notizia dire che se fossimo stati costretti a scegliere fra due candidature", ovvero quella di Sara Funaro, e quella di Eike Schmidt, "avrei scelto la prima".
Tuttavia Saccardi precisa che "probabilmente, 90 su 100, a Palazzo Vecchio saremo all’opposizione della giunta". Sul perché Italia Viva abbia deciso di non dare indicazioni di voto preferendo optare per la libertà di scelta la numero due della Regione risponde così: "Tra coloro che hanno espresso il consenso nei miei confronti magari ci sono anche persone che provengono da una storia di centrodestra". "Non tutti appartengono alla mia storia. – la conclusione della riflessione Quindi a me è parso naturale" scegliere questa via.