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Gilardoni, sollievo per 75 lavoratori "L’azienda ora ha una road map"

Nuove prospettive per il sito di Galliano che produce componenti per motori. Il punto della Regione

C’erano state tensioni, di recente, in casa Gilardoni, l’azienda che produce componenti per motori a scoppio, in particolare cilindri. Una produzione "mondiale", ovvero di altissimo livello, visto che tra i clienti di Gilardoni ci sono Ducati e Aprilia. Ma l’azienda, in modo unilaterale, si era ritirata dall’accordo sui lavoratori somministrati. E i sindacati avevano chiesto l’intervento della Regione Toscana.

La Gilardoni, che ha un altro stabilimento a Mandello del Lario (Lecco) e che nel 2015 ha rilevato la Tecnol di Barberino -la produzione è a Galliano -, non è azienda in crisi, e quindi non è stato difficile chiarire e riannodare i rapporti. Così sindacati, proprietà e istituzioni, sono tornati al tavolo, e ora, dice Valerio Fabiani (nella foto), consigliere per il lavoro del presidente della Regione Giani, c’è "una road map con obiettivi precisi".

Fabiani, insieme alla vicesindaco di Barberino Sara Di Maio, è andato in visita a Galliano, nella fabbrica della Gilardoni Vittorio S.r.l. ed è stato il direttore generale Luigi Gilardoni a fare gli onori di casa, dicendo a Fabiani che "c’è un progetto in divenire, si apre una discussione concreta e la priorità è per forza quelle di affrontare uno scenario tutto nuovo". La Regione è qui, ha risposto Fabiani, "chiamata dai sindacati, per ascoltare e per ribadire la propria disponibilità anche per un sostegno alla formazione del personale". Perché per la Gilardoni si apre una nuova fase, una fase di innovazione che richiede finanziamenti e riguarda direttamente i 75 dipendenti dello stabilimento mugellano, dove sono in corso anche alcune nuove assunzioni. Alla Gilardoni si sta studiando l’industria 4.0 e il direttore generale ha insistito sul fatto che la formazione diventa essenziale in un mondo che è cambiato e che vede la concorrenza spietata dei Paesi asiatici: così occorre andare in tre direzioni, digitalizzazione, sostenibilità e formazione, ".. ma la formazione moderna", ha precisato. E ha annunciato tre interventi che saranno completati entro fine anno: un impianto per il rivestimento della canna del cilindro con plasma; l’investimento nella linea fonderia, così da aumentare la capacità produttiva; un centro di grandi dimensioni per poter lavorare i blocchi motore. L’incontro ha fatto ripartire anche il dialogo con le parti sindacali. Soddisfatta la vicesindaco Di Maio: "Per me – dice all’uscita - è stata una bella occasione per conoscere meglio un’azienda del territorio che impiega oggi 75 persone e ha un bel valore anche di specializzazione e qualità dei prodotti. Ci hanno illustrato le linee del nuovo piano industriale che è sfidante rispetto al momento e guarda al futuro".

Paolo Guidotti