Firenze, tassista morto dopo aggressione e due anni di coma: due condanne

Condannati i due giovani a 3 anni e 1 mese di reclusione per l'aggressione che ha portato alla morte del tassista dopo due anni di coma

Gino Ghirelli

Gino Ghirelli

Firenze, 14 aprile 2022 - Arrivano le condanne con rito abbreviato per i due giovani accusati di omicidio preterintenzionale per aver colpito nel luglio del 2017 il tassista Gino Ghirelli morto dopo due anni di coma. 

I due giovani sono stati condannati a 3 anni e 1 mese di reclusione per i fatti del 2017. Avevano aggredito con pugni alla testa il tassista di 69 anni, provocandogli lesioni per le quali l'uomo morì dopo essere rimasto in coma due anni. Il loro difensore, avvocato Vittorio Sgromo, aveva chiesto per entrambi l'assoluzione "perché il fatto non costituisce reato", sostenendo che avessero agito per legittima difesa. Il pubblico ministero Alessandro Piscitelli aveva chiesto al gup Federico Zampaoli 6 anni e 8 mesi.

Il gup Federico Zampaoli ha riconosciuto ai due giovani, Nicola Fossatocci e Ajamy Houman Abbasalizadeh, le attenuante generiche e quella di aver agito in risposta a una provocazione. Il difensore dei giovani, avvocato Vittorio Sgromo ha annunciato l'intenzione di presentare appello contro la sentenza. Prima che si verificasse il decesso del tassista i due giovani erano stati assolti in primo grado dall'accusa di lezioni gravissime, ritenendo che avessero agito per legittima difesa. Dopo la morte di Ghirelli il processo di appello è stato interrotto e gli atti inviati in procura, non essendo più valida l'accusa inziale. Presente oggi al palazzo di giustizia anche la figlia del tassista, Silvia Ghirelli. "Finalmente - ha scritto la donna sul suo profilo Facebook - un primo passo nella giusta direzione".