STEFANO BROGIONI
Cronaca

Giocate su siti esteri: 12 indagati. Puntate clandestine per 50 milioni. Maxi inchiesta sulle scommesse

L’accusa della procura: "Intermediazione abusiva e violazione delle norme sull’antiriciclaggio". Sequestrati immobili, conti correnti e profili per il gioco on line. Coinvolti alcuni personaggi noti.

L’indagine che coinvolge dodici persone, quasi tutte fiorentine, è partita da un’attività della guardia di finanza di Lucca

L’indagine che coinvolge dodici persone, quasi tutte fiorentine, è partita da un’attività della guardia di finanza di Lucca

FIRENZEUn giro di scommesse clandestine su partite di calcio ed eventi sportivi per un volume di oltre 50 milioni di euro di puntate, scoperto grazie a un’indagine della Guardia di finanza di Lucca coordinata dalla procura di Firenze: sono complessivamente dodici gli indagati ai quali, nei giorni scorsi, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, coinvolte anche due persone giuridiche, disposto dal gip del tribunale di Firenze un sequestro preventivo, nei confronti di cinque persone,di beni immobili, quote societarie, saldi attivi di conti correnti bancari, denaro contante, criptovalute, fino a concorrenza di 6 milioni di euro.

Tra gli indagati, che ora rischiano il processo, il titolare di un noto bar con punto gioco nella zona di Bellariva o i titolari di sale di Sesto e Scandicci. Ma perché “clandestine“? Perché, secondo le accuse, la raccolta di puntate sarebbe diventata intermediazione abusiva in quanto sarebbero state aggirate le norme utilizzando profili di terze persone, “mascherando“ così il vero scommettitore. Talvolta anche un personaggio conosciuto.

È quanto spiega una nota diffusa dalle Fiamme gialle. "All’esito delle indagini, il giudice competente - viene spiegato - ha condiviso le richieste formulate dalla Procura fiorentina, riconoscendo il reato associativo, l’attività di raccolta abusiva di scommesse".

“Vittime“, secondo la procura, di queste scommesse clandestine, effettuate anche su canali esteri, colossi come Sisal, Snai, Eurobet. Nonché il Ministero delle Finanze e i Monopoli.

Le indagini, secondo una nota, "hanno permesso, complessivamente: di accertare come il sodalizio criminoso si sia avvalso della collaborazione di oltre 100 agenzie di scommesse sparse sul territorio nazionale (Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia); individuare oltre mille conti di gioco, la maggior parte dei quali intestati a soggetti terzi e movimentati dagli indagati nei vari bookmaker, con l’effettuazione di un volume di gioco (che nel gergo veniva definito il “bettato“, dal verbo inglese to bet), anche superiore al milione di euro mensili per un ammontare pari ad oltre 50 milioni di euro; determinare il cosiddetto ‘illecito profitto’ realizzato dal sodalizio criminale; individuare oltre 1.500.000 messaggi e quasi 850.000 files immagine, attraverso i quali veniva confermata e acclarata ampiamente l’ipotesi investigativa di abusiva intermediazione di raccolta di scommesse sportive, nonché di mancato assolvimento di tutti gli obblighi antiriciclaggio, (atteso che sono emersi trasferimenti di denaro non tracciati per singole operazioni di importo superiore anche a 50mila euro) tutte perpetrate in forma associativa". Le indagini sono state coordinate dal pm Ester Nocera.

ste.bro.