REDAZIONE FIRENZE

Giorgini e il negozio per gli Alleati. A Palazzo Vecchio il ricordo del genio che rilanciò la moda

Giovan Battista Giorgini, l'uomo che nel 1951 ha inventato l'alta moda italiana, viene ricordato a Firenze per il suo contributo all'artigianato e alla rinascita post-Liberazione.

Giorgini e il negozio per gli Alleati. A Palazzo Vecchio il ricordo del genio che rilanciò la moda

Giovan Battista Giorgini, l'uomo che nel 1951 ha inventato l'alta moda italiana, viene ricordato a Firenze per il suo contributo all'artigianato e alla rinascita post-Liberazione.

L’uomo, buyer conosciutissimo e apprezzato nel mondo, che poi nel 1951, la sera del 12 febbraio, inventò l’alta moda italiana con la prima sfilata nella sua casa a Villa Torrigiani, già anni prima appena finita la guerra nell’autunno 1944, aprì in via Calzaiuoli, 80 anni fa, l’Allied Forces Gift Shop. Per mostrare ai soldati alleati la bellezza dell’artigianato fiorentino e il suo antico legame con la vera manifattura e con l’arte di lavorare con le mani e con il cuore. Ottant’anni fa Giovan Battista Giorgini (nella foto) regalava a Firenze e al mondo ancora una delle sue tante genialità. Ieri a ricordare quei momenti, anche di entusiasmo per la rinascita del Paese nel post Liberazione, un convegno in Palazzo Vecchio promosso dall’Assessore alla Cultura, Giovanni Bettarini. Ancora un modo per ricordare il genio di Giorgini e la sua passione per Firenze. L’Allied Forces Gift Shop, negozio di articoli da regalo riservato ai militari delle truppe angloamericane, fu aperto, su richiesta del Comando alleato, da Giovanni Battista Giorgini in via Calzaioli 56, negli spazi che avrebbero poi ospitato i grandi magazzini Duilio 48 e recentemente Coin.

Giorgini aveva compiuto il primo viaggio negli Stati Uniti nel 1924, cento anni fa. Da allora aveva esportato in Nord America e nel mondo prodotti di alto artigianato italiano. Il suo nome era ben noto agli americani che non appena arrivati a Firenze presero contatto con lui, specie per le sue conoscenze con gli artigiani. Giorgini divise lo spazio e lo mise a disposizione di 19 ditte che nella migliore tradizione fiorentina potevano unire produzione e vendita, tra pelletteria, argenteria, bigiotteria, mosaico fiorentino, giocattoli, profumeria, stampe. Per l’abbigliamento il nome più rappresentativo era quello di Zanobetti, marchio ancora oggi attivo. L’esperimento dell’AFGS, durato fino al ’46, fu ripetuto con successo anche a Milano e Trieste. All’incontro di ieri sera, organizzato dal Gruppo Editoriale, insieme all’assessore Bettarini sono intervenuti Paolo Penko orefice-gioielliere e grande artigiano, Matteo Bastagli, manager del settore abbigliamento e Alberto Scaccioni, Segretario del CFMI, Neri Fadigati nipote di Bista Giorgini e custode e proprietario del Nuovo Archivio Giorgini.

Eva Desiderio