REDAZIONE FIRENZE

"Giornali ovunque? Colpo di grazia alle edicole"

Sinagi e Fenagi contro l’idea di Nardella di fat trovare la carta stampata anche al bar e al tabaccaio

Giornali capillari, in vendita ovunque, dai bar ai tabaccai per avvicinare la carta stampata al lettore e sostenere tutta la filiera dell’informazione. L’idea lanciata dal sindaco Dario Nardella, è stata accolta dai giornalai di Fenagi Confesercenti "con perplessità". Perché, sottolineano, "la liberalizzazione c’è già stata, dal 2017" e di conseguenza "non occorre più la licenza per vendere i giornali".

Da quasi 5 anni ormai, continua l’associazione di categoria, "qualsiasi bar, rivendita di tabacchi, supermercato, libreria o benzinaio può vendere liberamente quotidiani e periodici, senza alcun impedimento di tipo normativo". "Dunque - proseguono – la liberalizzazione c’è stata, anche se, come per altro sostenevamo quando è stata introdotta, non ha avuto effetti positivi sul settore, la cui crisi è certamente dovuta al prodotto, non alle modalità di distribuzione. Servono soluzioni nuove, non riproporre il mantra della deregulation come rimedio ad ogni male".

E non sono d’accordo con il sindaco neanche al coordinamento di Firenze e Prato del sindacato nazionale giornalai d’Italia (Sinagi), affiliato alla Cgil. "Mentre sappiamo bene che questo è uno dei cavalli di battaglia di certi editori, riteniamo questa una evidente contraddizione con i dichiarati a difesa delle edicole, e un grave attacco alla loro esistenza". Per la sigla "è inutile piangere lacrime di coccodrillo ogni volta che una edicola chiude, privando i quartieri di un punto di riferimento sociale, oltreché evidentemente di diffusione di una informazione libera e democratica; se poi si teorizza la vendita ovunque dei giornali, è evidente che molte altre edicole, già al limite della sopravvivenza dovuto anche alla emergenza Covid, chiuderanno".