BARBARA BERTI
Cronaca

Giornata della sicurezza sul lavoro. Domani mattina flash mob in via Mariti

Iniziativa della Cgil per sensibilizzare sul tema. Previsto anche un convegno

Iniziativa della Cgil per sensibilizzare sul tema. Previsto anche un convegno

Iniziativa della Cgil per sensibilizzare sul tema. Previsto anche un convegno

Domani, 28 aprile, si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) per promuovere una cultura della prevenzione capace di ridurre infortuni, malattie professionali e rischi emergenti. Nell’occasione, la Cgil organizza un flash mob (con momento di raccoglimento ed esposizione di uno striscione e cartelli sul tema lavoro e sicurezza) davanti all’ingresso del cantiere di Esselunga in via Mariti, uno dei due luoghi simbolo (l’altro è il deposito Eni di Calenzano) delle stragi sul lavoro nel territorio fiorentino. Qui, il 16 febbraio 2024 morirono cinque operai in seguito al crollo di una delle travi portanti della struttura in costruzione. Domani, quindi, l’appuntamento davanti al cantiere di via Mariti è dalle 9,30 alle 10. Subito dopo, dalle 10,30 fino alle 13, è in programma una assemblea Cgil di delegate e Rls alla Sms di Rifredi in via Vittorio Emanuele II sui temi della sicurezza sul lavoro.

"Davanti allo stillicidio di tre morti al giorno e delle migliaia di infortuni sul lavoro e malattie professionali, le azioni messe in campo, norme e riforme, nonostante la propaganda, non stanno funzionato" tuona la Cgil ricordando che "negli ultimi due anni la maggior parte delle stragi si sono verificate tutte in situazioni di appalti e subappalti". In particolare sul territorio fiorentino "ancora brucia la ferita per la tragedia al cantiere Esselunga e al deposito Eni in cui hanno perso la vita dei lavoratori". Secondo gli ultimi dati dell’Inail, nel periodo gennaio-febbraio 2025 si sono verificati tre infortuni mortali in tutta la provincia di Firenze (contro i sei dell’anno scorso). "La salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sono ancora un miraggio, la parola prevenzione è a rischio scomparsa dal vocabolario di questo Paeese e gli appalti e i subappalti sono sempre più la via per scaricare gli oneri sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro" sostiene la Cgil. La precarietà, la messa in discussione dei diritti dei lavoratori e il continuo ricorso ad appalti e lo sfruttamento lavorativo hanno contribuito a rendere i luoghi di lavoro meno sicuri. Non a caso, un quesito dei referendum sul lavoro dell’8 e 9 giugno mira proprio a migliorare la sicurezza sul lavoro laddove si annidano gli appalti, con lo scopo di far riconoscere la responsabilità in solido di chi appalta" conclude il sindacato.