Il 31 gennaio è un giorno speciale per Rifredi : ricorre la festa onomastica di don Giulio Facibeni, il fondatore dell’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa, cittadino benemerito di Firenze per concessione nel 1951 dell’allora sindaco Giorgio La Pira. Organizzata da don Vincenzo Russo, erede spirituale dello scomparso don Corso Guicciardini, la giornata vedrà, oggi alle 16, un convegno – sempre negli ambienti della Madonnina del Grappa in via don Facibeni 13 – intitolato ’Welfare, inclusione e accoglienza: tra ieri e oggi, una storia che attraversa e cambia i tempi’. Fra gli interventi più attesi quello di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte.
Ma la festa – che avrà il suo culmine alle 18 con la messa nella Pieve di Santo Stefano in Pane in via delle Panche in memoria appunto di don Facibeni, dichiarato Venerabile da papa Francesco l’11 dicembre 2019, e presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze – inizierà alle 15 con una cerimonia particolare: l’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione della residenza sanitaria assistenziale “Le Casette”, appena completati e molto attesi.
Si tratta di una delle strutture socio-sanitarie dove la Madonnina del Grappa opera per il bene degli ultimi della scala sociale, mura che vantano una lunga storia: pose la prima pietra nell’immediato dopoguerra l’ormai anziano don Giulio Facibeni, che morì il 2 giugno 1958, una struttura che gli permise presto di ospitare ragazzi orfani, come aveva fatto anni prima in occasione della Grande Guerra, abbandonati o bisognosi che il “Padre” volle far crescere come studenti sotto la protezione di don Corso Guicciardini e di don Carlo Zaccaro, due sacerdoti dal carisma eccezionale. Studenti di un tempo che, accanto alle autorità e a don Vincenzo Russo, guida attuale e punto di riferimento dell’Opera Madonnina del Grappa, saranno oggi rappresentati dall’avvocato Luigi De Valentino Batini, dal medico Pierangelo Lusini, dall’ingegner Franco Munz e dal giornalista Renzo Vatti.
Leopoldo Gori