Roberto Davide Papini
Cronaca

Il Giorno della memoria. Il calcio e l’orrore della guerra. Armando Frigo: l’ufficiale viola

Un nuovo documentario di Massimo Cervelli e Marco Vichi per ricordare l’eroismo del tenente viola

Un'immagine d'epoca dello stadio di Firenze e di Armando Frigo

Un'immagine d'epoca dello stadio di Firenze e di Armando Frigo

Firenze, 26 gennaio 2025 – Armando Frigo (1917-1943) ha un posto importante nella storia della Fiorentina (ci gioca dal 1939 al 1942) facendo parte della squadra che vince il primo trofeo viola: la Coppa Italia del 1940. Ma in realtà Frigo ha un posto d’onore nella storia d’Italia e nella lotta al nazifascismo. E’ stato infatti uno degli ufficiali che, dopo l’8 settembre, si rifiutarono di combattere per i tedeschi e la Repubblica Sociale e per questo fu fucilato in Montenegro il 10 ottobre 1943. In tasca gli trovarono la tessera della Fiorentina.

A Frigo rendono omaggio Massimo Cervelli e Marco Vichi con un altro capitolo di “Storie di calcio e guerra“, un video visibile sul canale Youtube “Nuvole di calcio“ e realizzato per celebrare il 27 gennaio come “Giorno della memoria viola“. Un’iniziativa “per non dimenticare quanto accaduto durante quei tempi bui onorando il ricordo di fatti tragici legati a protagonisti della storia viola“. In “Nuvole di calcio“ sono presenti video dedicati allo stesso Frigo e ai 5 martiri di Campo di Marte (Antonio Raddi, Guido Targetti, Leandro Corona, Ottorino Quiti, Adriano Santoni) fucilati dai nazifascisti allo stadio il 22 marzo 1944; a Bruno Neri, partigiano caduto il 10 luglio 1944 in uno scontro a fuoco con i tedeschi; a Vittorio Staccione morto nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen il 16 marzo 1945; infine uno su Franco Pincelli, terzino gigliato nella stagione 1939-40, che come bersagliere morì il 23 gennaio 1942, a bordo della motonave Victoria affondata al largo di Tripoli.