Firenze, 24 gennaio 2023 - A Firenze la celebrazione del Giorno della Memoria passerà anche dalla stazione di Santa Maria Novella. Dal binario 16, il 9 novembre 1943, partirono i convogli piombati con i prigionieri ebrei: oltre 300 quelli fiorentini, diretti nei lager nazisti. Alle 9 del 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, il sindaco Dario Nardella e l'assessore alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani porteranno una corona di alloro un monumento che ricorda questa tragedia. "Sono passati 78 anni da quel 27 gennaio 1945 quando vennero aperti i cancelli di Auschwitz - ha sottolineato Giuliani – e vennero liberati i pochi superstiti e l’orrore del genocidio nazista si mostrò in tutta la sua malvagità. Donne, uomini e bambini erano stati ridotti a spettri. A queste persone i nazisti avrebbero voluto cancellare la storia e il futuro. Anno dopo anno abbiamo il dovere di prendere posizione e tenere vivo il ricordo di ciò che accadde: le nuove generazioni devono capire che solo con il serio impegno di tutti noi riusciremo a emarginare e depotenziare chi ancora osa negare la Shoah". "Quell’odio, quel nazionalismo estremo, quell’idea di superiorità razziale che portarono al genocidio di un intero popolo, che costruirono l’orrore di Auschwitz, sono ancora vivi - ha aggiunto - anche se non si ripetono nelle stesse forme e non agitano uguali parole d’ordine. Il Giorno della Memoria, dunque, ci può aiutare a comprendere che, in modalità mutate, quel complesso di cose che ha generato la Shoah, nel cuore dell’Europa, pochi decenni fa, è ancora vivo e operante, dentro e fuori di noi". "Una storia di convivenza ma anche di separazione forzata – ha commentato il presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink - di ghetti ma anche di scambio e di collaborazione; una storia le cui contraddizioni culminano in quei cento anni a cavallo di due secoli, in cui gli ebrei passano dal raggiungimento della completa cittadinanza e uguaglianza di fronte alla legge, all'essere oggetto della persecuzione più accesa". Tra gli eventi, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, quello del 26 gennaio alla sala della musica del complesso di San Firenze, dal titolo 'Kechi Kinnor (prendi il violino). Musica, storia e memoria di una convivenza diventata persecuzione fra inclusione e ghetti, cittadinanza e leggi razziali'. Le biblioteche comunali celebrano il Giorno della memoria con incontri, presentazioni di libri e proposte di lettura. Il 27 gennaio è in programma anche l'edizione speciale del Premio Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza 2023: il riconoscimento andrà ai due autori Anna Sarfatti e Wlodek Goldkorn. Spazio poi a speciali visite tematiche condotte dai mediatori Mus.e al Museo Novecento e al Murate Art District. Il 27 gennaio, alle ore 15 e alle 16, si svolgeranno due visite guidate gratuite all’interno del Murate Art District, negli ambienti dell’ex carcere, compresa la cosiddetta sezione del Carcere Duro, l’area di detenzione più severa della prigione otto-novecentesca, dove furono rinchiusi tra gli altri Carlo Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini. Il 27 gennaio alle ore 18 il Museo Novecento presenterà un appuntamento speciale con la cantautrice, autrice e interprete Letizia Fuochi, che sarà protagonista della performance "Neve di carta – il Canto della Memoria", accompagnata dal chitarrista Francesco Frank Cusumano.
Niccolò Gramigni