FRANCESCO QUERUSTI
Cronaca

Giovani in quota, ecco le novità: "Sviluppo formativo degli atleti"

Il Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd, presieduto da Paolo Mangini, ha confermato la presenza obbligatoria di un giovane in quota per...

Paolo Mangini, presidente Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd

Paolo Mangini, presidente Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd

Il Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd, presieduto da Paolo Mangini, ha confermato la presenza obbligatoria di un giovane in quota per i campionati di Eccellenza e Promozione anche per la prossima stagione 2025/2026. Da tenere presente che la Lega Nazionale Dilettanti ha dato facoltà ai singoli Comitati regionali di decidere con autonomia, anche in base agli effetti relativi all’abolizione del vincolo sportivo che di fatto, dopo la proroga avvenuta a giugno dell’anno passato, entrerà in vigore effettivamente a partire dal 1° luglio 2025.

Queste le decisioni ufficiali stabilite per la prossima stagione sportiva: obbligo in Eccellenza di far giocare per tutta la gara una quota dell’anno 2007, per la Promozione dell’anno 2006. Nessun obbligo previsto dalla Prima alla Terza Categoria. Da ricordare che nella stagione in corso l’obbligo è quello di un 2005 sia in Eccellenza che in Promozione, quindi la novità è sostanziale.

"Abbiamo valutato positivamente – afferma Mangini – il provvedimento in vigore in questa stagione di mantenere una sola quota giovane in entrambe le massime categorie dilettantistiche della Toscana, che ha rappresentato una giusta ed equilibrata indicazione operativa per le nostre società. Considerata l’opportunità, a decorrere dalla prossima stagione sportiva 2025/26, di riallinearsi alla normale e consueta progressione delle quote giovani così come avvenuta nel corso degli anni, e valutato congruo il periodo post covid utilizzato per permettere a quelle fasce d’età maggiormente danneggiate dalla pandemia di completare il proprio percorso formativo".

Inoltre Mangini tiene a precisare: "Tale decisione consentirà di sviluppare una filiera regionale in modo da ampliare le possibilità di scelta qualitativa e quantitativa dei ragazzi in quota da parte delle società appartenenti alle due categorie di Eccellenza e Promozione. Infine anche di favorire un maggior sviluppo sportivo formativo dei giovani dando la possibilità alle società stesse di programmare l’attività futura. Per quanto riguarda la Prima, Seconda e Terza categoria il consiglio direttivo del Comitato Regionale Toscana ha deciso di confermare che non ci sarà nessuna obbligatorietà di far scendere in campo giovani in quota".

F. Que.