FRANCESCO
Cronaca

"Gioverà ricordare" le persecuzioni

Francesco Gurrieri Con la prefazione di Liliana Segre, Daniele Olschki ha pubblicato un’efficace plaquette dal titolo “Gioverà ricordare / Meminisse iuvabit”;...

Gurrieri

Con la prefazione di Liliana Segre, Daniele Olschki ha pubblicato un’efficace plaquette dal titolo “Gioverà ricordare / Meminisse iuvabit”; preso a prestito da un appunto manoscritto sulla copertina di una cartella del nonno Aldo, datata 13 settembre 1938, quando in Casa Editrice giunge l’intimazione a denunciare tra collaboratori e autori quanti appartengano alla “razza ebraica”. Quell’appunto è mutuato da un verso virgiliano che recita “Forsan et haec olim meminisse iuvabit / Forse un giorno ci farà piacere ricordare anche queste cose”. Evidentemente quel giorno è arrivato. “Ricordare è necessario” intitola la Segre nel saluto introduttivo, ricordando come nel luglio del 1938 il regime fascista promulgò le leggi razziste che dettero inizio alla discriminazione e persecuzione della minoranza ebraica. "Quelle leggi – scrive la Segre – segnarono uno spartiacque, un prima e un poi, fra un regime già violento e totalitario, ma che da quel giorno si accingeva a diventare omicida e genocida". Nelle brevi pagine del testo, tutto è affidato alla fredda follia burocratese di alcune lettere del “Ministero della Cultura Popolare” (il famoso “Minculpop”). Dal ministro al titolare della casa editrice: "Siete pregato di comunicarmi se tra i componenti il Consiglio di Amministrazione e tra il personale di ogni ordine e grado comunque dipendente dalla Vostra Azienda esistono elementi di razza ebraica…". Ed ancora (a Leo Olschki, dal ministro Dino Alfieri, senza data ma 17 settembre ’38): "Vi invito a disporre nel più breve termine di tempo possibile per la sostituzione del nominativo attuale della Vostra Casa Editrice con altro ariano. Datemi pronta comunicazione del nuovo nominativo". E non meno umiliante, dal Podestà di Firenze (7 giugno ’39): "Vi partecipo che, in conformità dell’art. 23 del R.D.L. 17 Novembre 1938 XVII, n. 1728, Vi è stata revocata la cittadinanza italiana".