DILISA CIARDI
Cronaca

Giro di fatture false per cento milioni. Frode fiscale, nei guai 56 società

La Guardia di finanza, coordinata dalla Dda, smantella un’organizzazione criminale: evasi 42 milioni di euro

Giro di fatture false per cento milioni. Frode fiscale, nei guai 56 società

di Lisa Ciardi

Fatture per operazioni inesistenti per un valore di circa 80 milioni di euro, da parte di 56 società, con circa 16 milioni di euro di Iva. Le ha scoperte la Guardia di Finanza di Prato, indagando su una presunta frode fiscale incentrata su alcune aziende del settore del commercio di pallets e probabilmente finalizzata a "lavare" denaro sporco. Sono stati i finanzieri del Gruppo di Prato, coordinati dalla Dda di Firenze, a ricostruire lo schema con il quale sarebbero state movimentate ingenti quantità di denaro, tramite l’utilizzo di persone fisiche di comodo, le cosiddette "teste di legno", intestatarie di imprese individuali (prive di qualsiasi dotazione aziendale) e di ulteriori società-filtro. Dalle indagini, questi soggetti sono risultati intestatari di conti correnti, che secondo la guardia di finanza sarebbero stati gestiti direttamente dal sodalizio criminale, utilizzati per movimentare il denaro, grazie all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Le somme, con frequenza giornaliera, sarebbero state prelevate in contanti dai vari prestanome presso alcuni istituti finanziari dell’hinterland pratese, per essere successivamente concentrate negli uffici di una società con sede a Campi Bisenzio, dove venivano infine distribuite a vari soggetti.

Secondo le Fiamme Gialle, si tratterebbe dunque di un sistema di riciclaggio di proventi illeciti basato sul commercio e sulle false fatturazioni. Le attività d’indagine svolte hanno permesso anche di individuare e sottoporre a sequestro patrimoni illecitamente accumulati nel corso degli anni dagli affiliati al presunto sodalizio criminale, nonché dagli imprenditori collegati, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro, con 9 immobili, 8 autoveicoli, oltre 20 rapporti finanziari, 4 imprese e denaro contante per oltre 300mila euro.

I militari del Gruppo di Prato hanno effettuato anche controlli fiscali nei confronti delle imprese coinvolte, ricostruendo e segnalando alle varie Direzioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate competenti un fatturato complessivo di quasi 100 milioni di euro. Queste, a loro volta, hanno già emesso avvisi di accertamento per oltre 67 milioni di euro, provvedendo a contestare imposte evase e sanzioni per oltre 42 milioni di euro. La responsabilità degli indagati dovrà ora essere valutata nelle successive fasi del procedimento.