Sono Andrea Cavaciocchi e Carla Bonora i due nuovi assessori nominati dal sindaco Tagliaferri dopo le dimissioni, dai rispettivi incarichi, di Davide Baldazzi e Giulia Della Giovampaola in seguito alla crisi politica che si è venuta a creare nella maggioranza. Cavaciocchi, 67 anni, pensionato, candidato alle ultime elezioni amministrative nelle fila di Fare Città, si occuperà dell’ambiente e rifiuti. Membro del direttivo Spi Cgil e volontario presso il circolo Arci di Campi, con esperienze lavorative prima in Quadrifoglio e poi in Alia, "proseguirà e rafforzerà le politiche dell’amministrazione comunale – si legge in una nota - in materia di ambiente, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale, promuovendo iniziative concrete per migliorare la salvaguardia del territorio". Carla Bonora, invece, avrà le deleghe a lavoro, organizzazione e risorse e attuazione del mandato.
Figura di grande esperienza nel mondo sindacale, vanta infatti un’esperienza trentennale all’interno della Cgil, dove ha iniziato il proprio percorso come militante per poi assumere incarichi di rilievo, fra cui quello di segretaria generale di Nidil e Filcams e, successivamente, di segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana e della Piana, dimostrando sempre un forte impegno nel settore del lavoro e dell’immigrazione. Confermata l’anticipazione data ieri in merito al bilancio, che resterà nelle mani del sindaco Tagliaferri, mentre la nomina di Cavaciocchi comporta lo spostamento allo sport di Simona Pizzirusso, a cui è stata revocata la delega all’ambiente.
Stringato il commento del primo cittadino campigiano: "Intendiamo proseguire il nostro impegno per affrontare le sfide del futuro. L’esperienza e la dedizione di Cavaciocchi e Bonora saranno fondamentali per portare avanti i progetti che abbiamo in cantiere per la nostra comunità". Si concludono così dieci giorni intensi per il Comune di Campi, culminati con il consiglio comunale di lunedì, con l’ufficializzazione del passaggio del M5S all’opposizione, in cui Tagliaferri era stato più esplicito: "Quello che è successo si è compreso bene, visto che più volte abbiamo avuto la riprova del fatto che il Movimento avesse delle difficoltà a stare all’interno della maggioranza. E’ stata una scelta sofferta, ma adesso finalmente c’è la stabilità per poter andare avanti".
Chi la pensa diversamente è la consigliera regionale pentastellata Silvia Noferi, che parla apertamente di "fallimento del modello Campi" aggiungendo che "la discussione in consiglio comunale è stata surreale e le motivazioni addotte dal sindaco circa la sua decisione di rompere con il M5S sono state inconsistenti e puerili. Insieme alla sua residua maggioranza non hanno alcuna rappresentanza né in consiglio regionale, né in Parlamento, tuttavia hanno la convinzione di poter lavorare sereni. Sicuramente dovranno affrettarsi a lavorare duramente, perché gli restano soltanto tre anni, dopo di che, è logico immaginare che non avranno in futuro altre opportunità di governo e forse nemmeno di mera testimonianza in consiglio comunale".