CARLO CASINI
Cronaca

Giurista e docente dell’ex ministro. L’ateneo saluta il prof Collura: "Un privilegio lavorare con lui"

È morto a 87 anni a Firenze dove negli anni ’80 ha iniziato la sua carriera universitaria . È stato autore di numerosi testi accademici e di saggi. Bonafede: "Grazie di tutto professore". .

Giorgio Collura aveva 87 anni

Giorgio Collura aveva 87 anni

Il giurista Giorgio Collura, docente di diritto civile specialista di obbligazioni e contratti, è morto all’età di 87 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Università di Firenze, dove era professore di diritto privato. Nato nel 1938 a Firenze dove negli anni ‘80 ha iniziato la sua carriera universitaria, Collura, che è stato docente anche all’Università di Siena, ha insegnato presso l’allora Facoltà fiorentina di Giurisprudenza. Punto di riferimento per giovani studiosi e studenti, è stato coordinatore del Dottorato di Ricerca in ‘Obbligazioni e contratti in Italia e nel diritto privato europeo’ e direttore del Dipartimento di Diritto privato e processuale.

Si è occupato anche degli aspetti civilistici dell’assegno bancario. Collura è autore dei volumi ’Finanziamento agevolato e clausola di destinazione’ (Giuffrè, 1986) e ’Importanza dell’inadempimento e teoria del contratto’ (Giuffrè, 1992). Ha collaborato come curatore al ’Trattato del diritto di famiglia’ di Paolo Zatti (Giuffrè, 2002, volume II, “Filiazione, adozione, potestà”) e con due saggi sull’adozione dei minori in casi particolari e sull’adozione delle persone maggiori di età. L’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede lo ricorda così sui social: "In questi giorni ho ripensato ai tantissimi aneddoti, momenti e occasioni in cui, grazie agli insegnamenti di Giorgio Collura, ho avuto la possibilità e il privilegio di coltivare i valori umani e giuridici che sono alla base del mio amore per il diritto. Portando quei momenti nel mio cuore e nella mia mente, non come semplici ricordi ma come fonti inesauribili di nuovi insegnamenti, posso dire soltanto, con tutto il bene che gli ho voluto e che gli voglio: grazie Professore, grazie Giorgio".