Gabriele Canè
Cronaca

Giustizia e politica, un problema

Il commento

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Matteo Renzi ha un problema. Anzi, per essere più esatti, tutta la famiglia Renzi ha un problema, parenti acquisiti compresi. Il problema sono le procure, soprattutto la procura di Firenze che da anni dedica la sua attenzione all’ex premier e ai suoi cari. Premure e inchieste che poi finiscono in niente, perché capita che i tribunali non la pensiono come i pm, e che i presunti colpevoli diventino innocenti. Magari dopo 8 anni come è capitato al cognato di Renzi che non aveva tolto di bocca ai bambini dell’Africa circa 7 milioni di dollari di aiuti. Assolto, anche su richiesta del pm che lo ha indagato. Tiziano Renzi, il babbo, invece, non aveva emesso false fatture, azione di cui era stato accusato e che la Cassazione ha stabilito non essere esistita. Quanto all’inchiesta Open, beh, in pochi azzardano che non finisca in nulla. Del resto, se Renzi ha fatto quel che ha fatto è anche frutto del caso Fondiaria che eliminò il suo più autorevole competitor per Palazzo Vecchio, Graziano Cioni, accusato di corruzione per aver ricevuto danari per una campagna sulla sicurezza stradale e i condizionatori per un centro anziani. Assolto. Dopo 8 anni. Si potrebbe anche citare la vicenda Menarini con sequestri miliardari e maxi accuse finite a zero, come quasi certamente finirà l’ipotesi che Berlusconi, Dell’Utri e il generale Mori abbiano orchestrato e coperto le stragi di mafia. Boom! Tutto questo per dire che forse un problema c’è, in effetti, ma sta nella macchina della giustizia che alla fine funziona condannando ove vi siano prove, e assolvendo quando manchino, che parte però con crediti insufficienti per andare all’incasso di una condanna. Intendiamoci, la procura ogni giorno è al fronte contro il crimine con abnegazione e buoni risultati. Diciamo che ai big sono state dedicate "attenzioni", tempo e risorse inferiori ai successi. E questo, non solo per Renzi, resta un problema.