BARBARA BERTI
Cronaca

Gkn, la rabbia e la nuova protesta: "Tutti in piazza sabato. Scusaci Firenze per i disagi"

L’idea di riconversione: fabbrica di auto elettriche insieme a Bekaert e altri

Campi Bisenzio, 11 novembre 2021 - «Tenetevi liberi la mattina di sabato 20 novembre. Convergiamo per insorgere, insorgiamo per convergere". Lo scrive su Facebook il Collettivo di Fabbrica - Lavoratori della Gkn senza dare troppi dettagli sull’evento chesecondo indiscrezioni, dovrebbe consistere nell’adesione massiccia alla mobilitazione studentesca del 20 novembre. Un nuovo confronto con la città dopo quello al Teatro Puccini di Firenze a fine ottobre. "Gkn ha fatto sapere che non riaprirà la procedura di licenziamento a novembre" prosegue il post. Poi il Collettivo ricorda che "questo significa implicitamente che si prepara a farlo a dicembre. Se Gkn riaprirà la procedura di licenziamento promettiamo rabbia. La promettiamo per le strade e le piazze. Firenze scusaci per qualsiasi disagio". Invocando ancora lo sciopero generale e generalizzato e ricordando che la legge antidelocalizzazioni è in Parlamento, il Collettivo sostiene la necessità della nazionalizzazione della fabbrica "con la continuità dell’assemblea permanente dei lavoratori e in collaborazione con un vero e proprio movimento di sostegno e di reti territoriali". Richiesta dettata dal fatto che "pensiamo a piano complessivo, pubblico, di costruzione di un polo di mobilità sostenibile che parta dagli stabilimenti Stellantis in dismissione, passi per le acciaierie, arrivi a Gkn, recuperi la ex Irisbus, Bekaert". E che tale piano "si basi su ricerca e brevettazione di auto a emissioni costo zero, esplorando tecnologie alternative alla auto elettrica che determina potenzialmente una follia estrattiva. Si creino task force per la reindustrializzazione pubblica nelle università, si stimolino brevetti pubblici, si trasformi Gkn in un laboratorio socialmente e produttivamente integrato con tutto questo".