
Gkn, le tute blu lasciano la Regione. Nuovo presidio in piazza Indipendenza
Mentre prosegue lo sciopero della fame da parte di tre operai è nel frattempo terminata l’“acampada“ dei lavoratori ex Gkn nei giardini all’interno della sede della Regione Toscana a Novoli.
Il presidio si è ora spostato nella centralissima piazza Indipendenza. Per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza, martedì sera gli operai hanno proiettato le loro richieste su alcuni monumenti ed edifici cittadini come le antiche porte di Porta al Prato e di piazza Beccaria, ma anche il palazzo della Regione Toscana.
I lavoratori, da cinque mesi senza stipendi, chiedono, tra l’altro, una legge regionale e la creazione di un consorzio pubblico per la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio, il commissariamento di Qf e il pagamento dei salari.
Sulla vertenza Gkn è intervenuta la Rsu e la Fiom Cgil Firenze. "Qf non paga le retribuzioni, non reindustrializza, non apre ammortizzatore sociale, non rispetta le sentenze del Tribunale ma nessuno, e diciamo nessuno, della politica e delle istituzioni chiama in causa l’azienda, lasciando i lavoratori nella disperazione. Certo, questo è un altro passaggio imbarazzante per la politica tutta", attaccano.
"Venerdì 24 maggio la Rsu ha ricevuto una convocazione da parte del Presidente della Regione - proseguono -. La Rsu QF ha chiesto di estendere l’incontro alle organizzazioni sindacali, per ribadire che esiste oggi una sola posizione in campo. Lunedì 27 maggio l’assemblea dei lavoratori ha avuto una unica posizione che poi è stata espressa in una conferenza stampa indetta dalla Fiom e dalla Rsu QF".
Mentre l’altro ieri, "dopo 5 giorni dalla richiesta di estendere l’incontro alle organizzazioni sindacali, il Presidente manda un’email per rinviare l’incontro allo scopo di coinvolgere le rappresentanze sindacali. Altro non sappiamo. Le trame alle spalle dei lavoratori e migliaia di persone che appoggiano oggi la richiesta di legge regionale, il commissariamento di Qf, anche per ottenere gli stipendi, sono inquietanti e non ci riguardano".