Campi Bisenzio (Firenze), 20 settembre 2021 - Il tribunale del lavoro di Firenze ha accolto il ricorso della Fiom contro i licenziamenti collettivi dei 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, avvisati tramite una email. Per il giudice l'azienda ha violato l'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, mettendo in atto comportamenti antisindacali. E l'azienda ha deciso di revocare i licenziamenti.
20.22
"Il tribunale di Firenze ha confermato quello che i lavoratori, i sindacati e noi abbiamo sempre detto dall'inizio, cioè che il comportamento della multinazionale è stato non solo inaccettabile, ma che ha violato tutte le norme. La decisione del Tribunale di Firenze conferma quello che pensavamo". Così Enrico Letta, segretario del Partito democratico, parlando a Napoli, in merito ai licenziamenti dei lavoratori Gkn. "Siamo vicini ai lavoratori di Gkn in questo momento, ma soprattutto - diciamo con chiarezza che la Gkn ha violato tutte le regole. Adesso si fermi, si volti pagina", ha aggiunto il leader democratico. Secondo Letta "le misure che il Governo sta immaginando, sulla base della proposta del ministro Orlando, che rivedano completamente la modalità di relazione delle multinazionali in quei territori dove sono, sono una necessità". "Sappiamo tutti che questo tocca anche Napoli con la vicenda della Whirlpool - ha evidenziato - e confermo la nostra attenzione e il considerare che gli atteggiamenti che sono stati usati nei confronti di quei lavoratori sono inaccettabili. Il Governo sta lavorando a questo testo che dovrà uscire nei prossimi giorni e noi crediamo che sia una necessità, altri Paesi si sono mossi su questo tema anche in Europa", ha concluso Letta.
20.20
Alla Gkn di Campi Bisenzio «si riprenda subito la produzione con il rientro al lavoro di tutti i metalmeccanici», alla luce della sentenza del Tribunale di Firenze che ha revocato i licenziamenti. Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom e responsabile del settore automotive e Silvia Spera, dell'area politiche industriali per la Cgil nazionale, dopo il tavolo di oggi al Mise. «Alla richiesta di riprendere il confronto da parte dell'azienda - affermano i sindacalisti - abbiamo ribadito che per la Fiom la sede naturale del confronto è quella istituzionale. Il Mise ha deciso di convocare entro la fine della settimana il prossimo incontro». Per De Palma e Spera «la magistratura ha riaffermato il diritto del lavoro così come sancito dallo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. I lavoratori e la Fiom hanno fermato una procedura illegittima, ora il Governo faccia rispettare la responsabilità sociale dell'impresa»
20.00
Giani: "Il nuovo corso non può che essere la riapertura" VIDEO
«Sono davvero contento per i lavoratori che, dopo l'intervento del giudice del lavoro a seguito dell'iniziativa della Fiom, possono vedere sostenuti con più fiducia i loro diritti». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a conclusione dell'incontro convocato al Mise. «Lo spirito della manifestazione di sabato, quando 20mila persone hanno sfilato a Firenze, deve darci la forza per risolvere il disagio causato dalla chiusura dell'azienda. Melrose, ora che i lavoratori non sono più da considerarsi licenziati, deve riaprire lo stabilimento: con lo stabilimento aperto e in grado di far fronte alle commesse, perché questa non è un'azienda in crisi di produzione, c'è la possibilità di aprire un tavolo di relazioni sindacali e sociali in grado comporre le diverse posizioni». «Ringrazio la viceministra Todde - ha concluso Giani - per tenuta di questo tavolo. Questa vertenza ha un significato che va ben oltre la Gkn di Campi, e parla a tutti coloro che pensano che le relazioni sindacali possano essere banalizzate in modo così arrogante come avvenuto da Gkn con i lavoratori di Campi Bisenzio».
19.20
L'azienda: "Impugniamo la sentenza"
GKN Driveline Firenze S.p.A. informa di avere ricevuto in data odierna la notifica del decreto reso dal Tribunale di Firenze, Sezione Lavoro, con la quale è stato parzialmente accolto il ricorso (ex art. 28 L. 300 del 1970) presentato dalla FIOM CGIL Firenze. La società, nel prendere atto di quanto stabilito dal Tribunale, pur non condividendo la ricostruzione e le conclusioni del decreto, rileva come la decisione di chiusura non sia stata intaccata né censurata, così come la messa in liquidazione dell’azienda. Partendo da questo dato, GKN Driveline Firenze si è fatta carico di dare esecuzione all’ordine del Magistrato, procedendo alla revoca della procedura al fine di convocare, tramite Confindustria Firenze, le RSU e il sindacato territoriale per dare corso all’informativa e consultazione dell’art. 9, prima parte, del contratto collettivo nazionale, nonché al confronto menzionato nell’accordo aziendale del 9 luglio 2020, il tutto già a partire dal 21 settembre. Nonostante il disposto del Tribunale, la Società ha preso parte da remoto, per il tramite dei suoi legali, gli avvocati Prof. Francesco Rotondi e Alessandro Paone dello Studio Legale LABLAW, all’incontro odierno convocato dal Ministero del Lavoro, al solo scopo di informare i sindacati e le Istituzioni del contenuto del decreto e della volontà aziendale di darvi esecuzione immediatamente. Proprio tenendo conto di quanto stabilito dal Tribunale, la Società tiene a precisare che la decisione di chiusura non è stata intaccata, proseguendo lo stato di liquidazione in atto, e che il confronto sindacale potrà avvenire nell’ambito delle procedure legali da questi invocate in giudizio sulle quali il Tribunale di Firenze si è pronunciato. In questa fase, eventuali altri tavoli, ancorché istituzionali, saranno affrontati tenendo conto dei vincoli normativi e delle statuizioni del Giudice del Lavoro. Fermo restando quanto sopra, GKN Driveline Firenze rimane convinta della correttezza del proprio operato e non si sottrarrà al confronto con le parti sociali, avendo comunque dato mandato ai propri legali di presentare impugnazione.
18.55
GKN, Ficco-Materazzi (Uilm): “Governo aiuti i lavoratori nel prosieguo della vertenza” “All’incontro tenutosi oggi al Ministero dello Sviluppo economico abbiamo chiesto a GKN di riaprire la fabbrica e alle Istituzioni di sostenere i lavoratori nel prosieguo della vertenza, magari nell’ambito di politiche di settore più efficaci e lungimiranti”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Davide Materazzi, segreterio della Uilm di Firenze. “Nonostante la positiva pronuncia giurisdizionale - argomentano Ficco e Materazzi - purtroppo non si può ancora affermare che la vertenza sia felicemente conclusa. L’atteggiamento di GKN ci fa temere difatti una pervicace volontà di non desistere dai tristi propositi di chiusura. Di certo la lotta sindacale proseguirà finché non avremo la ragionevole certezza di aver salvato i posti di lavoro”. “Si sta combattendo - concludono Ficco e Materazzi - in GKN e in altre importanti imprese una dura lotta contro l’arbitrio, in difesa del lavoro e dell’industria. Per vincerla c’è bisogno che il Governo si schieri con atti concreti”.
Ore 18.20
"Ci dicono che abbiamo vinto il ricorso per condotta antisindacale. Vedremo le conseguenze pratiche. La palla ripassa ancora più pesante al Governo. Non osate far ripartire quelle lettere. Cambiate la legge subito". Così il Collettivo di fabbrica della Gkn. "La mobilitazione continua perché non c'è salvezza fuori dalla mobilitazione E perché ci sono trent'anni di attacchi al mondo del lavoro da cancellare. Stiamo imparando tante cose in questa lotta - si legge in un post su Facebook del Collettivo - Iniziamo anche a masticare qualcosa di finanza. E quindi, fossimo un azionista Plc Melrose inizieremmo a pensare che forse i nostri soldi non sono proprio in buone mani. Inizieremmo a diversificare il portafoglio. È una semplice opinione, sia chiaro. Noi non siamo azionisti del resto. Siamo gli operai Gkn. E questo è quanto. Noi non giochiamo in Borsa. Facciamo semiassi. E insieme a tutti voi, noi #insorgiamo".
Ore 18.10
"Avevano ragione i lavoratori, avevano ragione i sindacati e avevamo ragione noi ad accusare la Gkn di aver violato ogni regola. Il Tribunale di Firenze l'ha sancito. Ora si fermino e si volti pagina", scrive su Twitter Enrico Letta, segretario del Pd.
Ore 17.15
L'azienda partecipa al tavolo convocato al Ministero dello sviluppo economico a Roma con il proprio avvocato.
Ore 17.02
Il titolo giù in borsa
Viaggia attorno al 4,5% nel pomeriggio il calo registrato dall'indice Ftse di Londra dei titoli di Melrose Industries, la multinazionale britannica creata nel 2003 che da anni controlla Gkn e altre sussidiarie. Oggi la sentenza di primo grado del tribunale di Firenze che ha disposto la revoca della procedura di licenziamenti avviata a luglio dall'azienda alla Gkn di Campi Bisenzio in un contesto comunque negativo per le Borse europee legato fra l'altro al dossier Cina e a quello dei timori sulle forniture di gas. Gkn come titolo autonomo non è nel listino dal 2018.
Ore 16.05
“Un passaggio importante che si aggiunge alla grande mobilitazione pubblica di sabato scorso a Firenze e alla visita del 15 settembre da parte del Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e della Viceministra al Mise Alessandra Todde, al presidio dei lavoratori a Campi Bisenzio, di fronte alla fabbrica. Adesso l’obiettivo è quello di dare la massima tutela ai 422 lavoratori della Gkn e dell’indotto e creare nuovi strumenti contro le delocalizzazioni. Due sfide che la Regione Toscana, ma soprattutto il Governo centrale dovranno saper cogliere e vincere in tempi rapidi.” Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle Toscana.
Ore 16.04
"È una sentenza importante e una notizia assai positiva - dice l'onorevole Susanna Cenni (Pd) - Avevano ragione, dunque, i sindacati che hanno impugnato quel provvedimento e avevano ragione i lavoratori che sono scesi in piazza, hanno occupato la fabbrica, hanno manifestato senza sosta; avevano ragione le istituzioni e gli enti locali, in primis i sindaci del territorio, che subito si sono mobilitati in modo concreto. Con gli altri deputati toscani del PD siamo stati fin dall’inizio dalla parte dei lavoratori e, tutti insieme, abbiamo sottoscritto l’appello dei sindaci e lavorato per fare sponda alle iniziative del Governo. La sentenza di oggi è una prima vittoria che premia l’impegno e la determinazione di una comunità intera; adesso, però, è indispensabile proseguire il dibattito a livello nazionale per modificare norme non più attuali".
Ore 16.03
Serracchiani: Ora norme contro le delocalizzazioni
"Il licenziamento di 422 lavoratori della GKN era ingiustificato. Il tribunale di Firenze ha ristabilito verità e giustizia. E’ una notizia che dà fiducia e speranza e premia la lotta dei dipendenti dell’azienda e dei sindacati e la mobilitazione della comunità locale e nazionale. Ma ora c’è da andare avanti. Tocca alla politica, tocca a noi. Dobbiamo dare al Paese rapidamente norme chiare ed equilibrate che impediscano le delocalizzazioni immotivate e senza regole. Si mettano da parte le divisioni in nome dell’interesse dei lavoratori e della dignità dell’Italia". Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
Ore 16.01
Scrive in una nota il consigliere regionale Iacopo Melio: "Che dire: sono state settimane terribili per molte centinaia di famiglie, e comunque dure anche per chi, senza sosta, ha cercato di star loro vicino spendendosi affinché arrivasse questo risultato - continua la nota - Oggi, alle operaie e agli operai della GKN non è stato fatto alcun regalo. Hanno semplicemente visto la loro dignità calpestata finalmente risollevarsi, per diritto e non per concessione, come sempre dovrebbe essere. Per questo - conclude Melio - serve un decreto antidelocalizzazioni, e serve subito, affinché non si ripeti più uno scempio simile".
«Esprimiamo grande soddisfazione per l’esito del ricorso della Fiom sulla vertenza Gkn, una battaglia che ci ha visto vicini ai lavoratori fin dal primo giorno di occupazione della fabbrica, fino alla partecipazione alla manifestazione di sabato scorso a Firenze. Ci eravamo impegnati, durante un recente incontro con i lavoratori davanti all’azienda, a continuare a supportare la loro vertenza e più in generale il contrasto alle delocalizzazioni anche approvando nuovi atti in Consiglio regionale e così faremo», dice Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. "Domani – spiega la presidente della commissione Sviluppo economico, Ilaria Bugetti - discuteremo il testo di una risoluzione nella quale si chiede alla giunta regionale di attivarsi nei confronti del governo nazionale affinché venga approvata, quanto prima, una normativa che, a partire dal decreto legge già allo studio da parte del ministero del Lavoro, contrasti in modo efficace le delocalizzazioni di aziende che non presentano segnali di crisi, le disincentivi attraverso un incisivo apparato sanzionatorio, con particolare riferimento a quelle imprese che hanno ricevuto finanziamenti pubblici per sostenere la propria attività. Crediamo – conclude Bugetti – che la vicenda Gkn, al di là di questa prima importante “vittoria”, debba continuare a rivestire un valore emblematico, affinché certe distorsioni non abbiano a ripetersi".
Ore 15.57
Anche le associazioni degli artigiani intervengono sul tema. “Accogliamo con grande entusiasmo la notizia della revoca dei licenziamenti annunciati dalla Gkn di Campi Bisenzio. Adesso c’è bisogno di una legge specifica, che intervenga sulle delocalizzazioni. Noi non siamo contro le delocalizzazioni a prescindere, ma occorre gestirle e regolarizzarle a livello legislativo”. Così Luca Tonini, presidente di Cna Toscana. “Finalmente siamo arrivati a un pronunciamento ufficiale contro la linea della proprietà - ha concluso Tonini - In questi mesi siamo sempre stati a fianco dei lavoratori e anche Firenze si è stretta, in queste settimane, ai dipendenti della Gkn. Oggi questa decisione rappresenta un primo passo importante, ma occorre che anche a livello legislativo ci sia un passaggio per evitare che casi come questo si ripresentino in futuro”.
Come lavoratori e imprenditori accogliamo con grande entusiasmo e soddisfazione la sentenza del Tribunale del Lavoro che ha scelto di revocare i licenziamenti annunciati dalla Gkn di Campi Bisenzio. In queste settimane Firenze si è stretta attorno alle centinaia di dipendenti rimasti senza impiego e alle loro famiglie. Riteniamo il lavoro un diritto fondamentale della nostra società che non può mai essere leso e sottratto senza giusta causa. Il rispetto delle persone deve essere centrale in ogni azienda. La notizia di oggi vogliamo leggerla con fiducia in vista del prossimo futuro. Un messaggio positivo e di serietà per tutto il nostro territorio". Così Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze.
Ore 15.11
"La sentenza del tribunale di Firenze su GKN dimostra che il decreto anti-delocalizzazioni attualmente in cantiere, del ministro Orlando e della nostra viceministra Alessandra Todde, serve. Al di là delle sterili polemiche". Così sui social il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.
Ore 15
Le dichiarazioni del presidente del movimento 5Stelle Conte: Solo pochi giorni fa insieme alla viceministra Alessandra Todde siamo stati alla Gkn per parlare con i lavoratori. La sentenza di oggi che revoca i licenziamenti collettivi sancisce che i diritti dei lavoratori non vanno calpestati. Dal tavolo convocato al Mise aspettiamo risposte dall’azienda. Dobbiamo subito introdurre norme per favorire il salvataggio delle imprese da parte dei lavoratori, i più interessati alla continuità aziendale. E completiamo il decreto sulle delocalizzazioni preparato dal Ministro Orlando e dalla viceministra Todde.
Ore 14.45
“La sentenza del Tribunale del Lavoro di Firenze rappresenta uno spartiacque contro le chiusure brutali degli stabilimenti, con multinazionali che vorrebbero licenziare via mail i lavoratori, senza nessun preavviso e nessun confronto con le organizzazioni sindacali. Oggi si invia un forte segnale sia ai fondi finanziari senza responsabilità sociale, che vorrebbero assumere comportamenti in spregio della dignità dei lavoratori e delle leggi italiani, sia al Governo che deve intervenire immediatamente per porre fine a queste situazioni inaccettabili. Dopo l’annullamento dei licenziamenti è necessario aprire un confronto senza pregiudiziali con Gkn per trovare le migliori soluzioni che salvaguardino l’occupazione dei 500 lavoratori coinvolti, tra diretti e indiretti, e la continuità produttiva in un settore, quello dell’automotive, che sta affrontando la sfida della transizione e che ha bisogno di concrete politiche nazionali”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
Ore 14.25
«Su Gkn c'è ora una sentenza del tribunale, questo vuol dire che l'Italia non è un Far West, ma le regole ci sono e tutti le devono rispettare. Questo è il primo passo per ristabilire un ordinato sistema di cose». Lo ha detto a Caserta il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che ha commentato la sentenza del tribunale del lavoro di Firenze che ha revocato i licenziamenti disposti dall'azienda Gkn per comportamento antisindacale
Ore 14.20
La vice ministra Todde: “Introdurre decreto, M5S compatto al mio fianco in questa battaglia”. “Dobbiamo introdurre il decreto su cui ho lungamente lavorato con il Ministro Orlando sulla responsabilità sociale d’impresa, in modo che tutte le grandi aziende, non in crisi, che hanno preso soldi pubblici e che intendono licenziare o decentrare le produzioni, seguano percorsi normati e ordinati, proprio nel segno della responsabilità sociale. Sono contenta che il MoVimento sia compatto al mio fianco in questa battaglia.
Ore 14
"Finalmente una buona notizia: alla faccia di chi dice che il sindacato non serve e che lottare non paga!". E' il commento del sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.
Ore 13.30
L'azienda dopo la sentenza del tribunale ha deciso di revocare i licenziamenti
LA LETTERA DELLA GKN (clicca qui)
La viceministra Todde
È confermata la convocazione del tavolo Gkn per oggi al Mise. La revoca dei licenziamenti collettivi è un primo grande passo per i lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Campi Bisenzio. Questo risultato certifica gli sforzi sinergici portati avanti dalle Istituzioni, dai sindacati, dai lavoratori e da tutta la comunità che dal primo momento ha sostenuto il territorio in questa difficile battaglia. In questi mesi abbiamo convocato il tavolo due volte, non abbiamo mai interrotto le interlocuzioni con le parti e abbiamo lavorato in un contesto difficile con una azienda che ha smarrito il suo senso di responsabilità sociale. Ora dobbiamo essere concreti, perchè perché quando parliamo di 422 lavoratori, più l’indotto, parliamo di famiglie.
Le parole dei lavoratori
Ci dicono che abbiamo vinto il ricorso per condotta antisindacale. Vedremo le conseguenze pratiche. La palla ripassa ancora più pesante al Governo. Non osate far ripartire quelle lettere. Cambiate La legge subito. La mobilitazione continua perché non c'è salvezza fuori dalla mobilitazione. E perché ci sono trent'anni di attacchi al mondo del lavoro da cancellare. Stiamo imparando tante cose in questa lotta. Iniziamo anche a masticare qualcosa di finanza. E quindi, fossimo un azionista PLC Melrose inizieremmo a pensare che forse i nostri soldi non sono proprio in buone mani. Inizieremmo a diversificare il portafoglio. È una semplice opinione, sia chiaro. Noi non siamo azionisti del resto. Siamo gli operai Gkn. E questo è quanto. Noi non giochiamo in borsa. Facciamo semiassi. E insieme a tutti voi, noi #insorgiamo.
Il presidente della Toscana Giani
“Sono soddisfatto, la sentenza del Tribunale che annulla i licenziamenti voluti da Melrose permette a tutti noi di parlare di lavoro, territorio e produzione”. Così il presidente della Regione, Eugenio Giani,che questo pomeriggio sarà a Roma al Ministero dello sviluppo economico. "Ci stiamo battendo perché non accada mai più che fondi internazionali possano permettersi di acquisire pezzi della nostra terra e delle nostre industrie per scaricarci, poi, come fossimo scarti. E’ fondamentale che intervenga il Governo con una normativa apposita”. "Era l'auspicio che coltivavo in questi giorni. Stamani è arrivata l'ottima notizia dal tribunale: rappresenta una svolta nella vicenda e può incidere anche sul tavolo di oggi pomeriggio a Roma al Ministero dello Sviluppo economico per il confronto tra le parti. Io ci sarò"
Il presidente del consiglio regionale della Toscana
"Lo abbiamo detto dal primo momento: la decisione di chiudere lo stabilimento di Gkn e licenziare 422 lavoratori con una mail era indegna e incivile". Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, commenta la decisione del giudice del lavoro di Firenze di annullare la procedura di licenziamento collettivo avviata da Gkn nei confronti degli operai dello stabilimento di Campi Bisenzio. "È un primo risultato importantissimo- prosegue Mazzeo- frutto di una battaglia che ha visto tutta la Toscana schierarsi senza se e senza ma in difesa del lavoro, della dignità e del territorio".
Il sindaco di Firenze Nardella
Il tribunale di Firenze ha revocato i licenziamenti ai 422 lavoratori #GKN per comportamento antisindacale dell’azienda. La giustizia ha fatto il suo corso, ora tocca alla politica. Avanti per nuove norme contro le delocalizzazioni immotivate e per i diritti dei lavoratori.