LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

"Gli alunni della materna Lodi costretti a fare la coda per entrare E accade anche sotto la pioggia"

di Leonardo Bartoletti

"Abbiamo chiesto più volte di tornare all’organizzazione precedente la pandemia. Ma con il dirigente scolastico non si riesce ad avere un contatto, nonostante le pec inviate". La protesta arriva da alcuni genitori dell’istituto Comprensivo statale di Pontassieve, che lamentano come "la scuola si faccia beffa dei propri studenti, che dopo essere stati colpiti duramente dalla pandemia e dal suo stato d’emergenza, si vedono ancora costretti a vivere il sistema scolastico con le restrizioni dovute al covid".

Stanchi di questa situazione, i genitori hanno promosso una raccolta di firme - sottoscritta anche da alcuni insegnanti - e scritto una lettera alla Nazione: "I bimbi della scuola materna Mario Lodi di Sieci - dice la missiva, inviata da Gabrio Bianchi in rappresentanza dei genitori aderenti alla protesta - si vedono ancora costretti ad utilizzare la struttura scolastica in modo improprio, accedendovi da percorsi di fortuna che generano lunghe attesa fuori dalla struttura per aggiunta senza alcuna protezione dalle intemperie e piogge. Si segnala inoltre un notevole abbassamento della qualità dell’insegnamento, che vede le insegnanti sottrarre il proprio tempo alle attività per dedicarlo alla svestizione e vestizione degli alunni, poi costretti a stare seduti per decine di minuti in attesa dell’arrivo dei propri compagni. Risulta compromesso anche il rapporto scuola famiglia, cardine dell’evoluzione didattica".

La questione, secondo i genitori, non è isolata alla materna: "Le problematiche sono diffuse anche su altri istituti del plesso, tanto da far notare una riduzione del numero degli alunni che migrano negli istituti comprensivi limitrofi, come quello di Pelago. Questo sembra non interessare alla classe dirigente scolastica, che fa pagare la propria lentezza agli studenti, che si vedono costretti ad affrontare il proprio percorso formativo con una zavorra in più rispetto al gli altri. Inutili sono state le segnalazioni dei genitori degli studenti, che non hanno avuto nessuna risposta. La speranza - conclude la lettera - è che la classe dirigente prenda coscienza del nobile compito che ha nel formare le future generazioni che guideranno il Paese e si metta a disposizione degli studenti".