CARLO CASINI
Cronaca

Gli Appartamenti reali . In viaggio con la storia nelle stanze dei regnanti

Riaprono dopo cinque anni le sale che furono di Medici, Lorena e Savoia. Le visite partono oggi. Il direttore Verde: "Pronti dopo un lavoro meticoloso".

Il direttore Simone Verde, alla recente riapertura dell’appartamento della Duchessa

Il direttore Simone Verde, alla recente riapertura dell’appartamento della Duchessa

Quattordici sale che contengono la storia e i segni tangibili della vita quotidiana dei granduchi di Toscana. Medici, Lorena, Savoia: per tre secoli queste dinastie hanno abitato le stanze al primo piano di Palazzo Pitti che, oggi, dopo 5 anni di chiusura tornano accessibili al pubblico. Pubblico che potrà entrare nelle sale che furono, per carpirsi, del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, figlio del Granduca Cosimo III fino all’ultimo dimorante, Vittorio Emanuele III di Savoia che lasciò gli Appartamenti allo Stato, insieme al retrostante Giardino di Boboli, nel 1919. Oggi gli Appartamenti reali sono stati sottoposti a una complessa operazione generale di restauro e conservazione. Un lavoro che ha coinvolto le volte, i pavimenti, dove, in particolare, sono stati rimossi tappeti e la moquette lasciando a vista il parquet, perfettamente conservato. È stata anche fatta un’approfondita campagna di puliture, manutenzioni ed interventi di recupero su affreschi, stucchi, intagli, parati di seta, tendaggi, dipinti, mobili e soprammobili.

Lo stile decorativo degli Appartamenti è ‘misto’ e rispecchia epoche e gusti diverse delle personalità e delle dinastie che li hanno abitati nel corso dei secoli. Le visite del pubblico, accompagnate, sono previste ogni ora, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). "La riapertura – spiega il direttore degli Uffizi, Simone Verde – avviene grazie a un lavoro meticoloso, durato molti mesi, che consegna ai cittadini un risultato stupefacente, la resurrezione intatta - quasi un viaggio fisico nel tempo - di uno dei luoghi più identitari della storia italiana, caratterizzato da una stratificazione di stili e vissuto rimasta sostanzialmente inviolata nei secoli fino ad oggi". "Negli Appartamenti – aggiunge ancora Verde – coesistono infatti armoniosamente reliquie del passato mediceo e della lunga parentesi lorenese, suggellate dal contributo definitivo dei Savoia che arricchirono la residenza di arredi fatti portare qui dalle regge di quasi tutti gli altri territori annessi".

Tra le 14 sale che compongono gli appartamenti torneranno visitabili anche il ’Salotto della Regina’, che in epoca medicea era la camera da letto privata del Gran Principe Ferdinando (1663-1713) e nel periodo lorenese (1737-1799 e 1814-1859) divenne la prima sala dell’appartamento privato della granduchessa, funzione mantenuta anche in epoca sabauda. Ma anche la ’Sala del Trono’, che in epoca medicea aveva la funzione di la Sala dell’Udienza dell’appartamento del Gran Principe Ferdinando (1663-1713).

"Riaprire gli appartamenti – spiega la curatrice degli Appartamenti reali, Alessandra Griffo – consente di recuperare la visione di Palazzo Pitti nella sua integrità, non come insieme di musei indipendenti, ma come una unica reggia. I lavori effettuati hanno rispettato il riallestimento ordinato negli anni ‘90 quando venne preso come riferimento l’inventario del 1911, l’ultimo che documentava l’assetto di quegli spazi, saltuariamente abitati dai Savoia. Sono stati apportati pochi cambiamenti: disponendo diversamente alcuni pezzi e introducendo alcuni dipinti, altrimenti conservati nei depositi, con l’intento di mettere meglio in evidenza la fase medicea, quando l’appartamento era abitato dal Gran Principe Ferdinando (1663-1713)".