REDAZIONE FIRENZE

Gli immobili più cari? Non più nei quartieri vip Prezzi record per le case ’firmate’ in periferia

Metri, verde e garage non sono più le principali richieste. I casi degli appartamenti nella Manifattura tabacchi e nell’ex Comunale

Oggi il valore immobiliare è dato da tecnolgie e rifiniture

Firenze, 7 giugno 2022 - Ma quanto costa comprare casa a Firenze? Attenzione, a fare la differenza potrebbero non bastare più il numero di stanze, l’estensione in metri quadri, se è necessaria o meno una ristrutturazione, ascensore, garage o cantina. Così come potrebbe non essere poi così rilevante se si trova ai piedi delle colline di Fiesole, nel quartiere 2 o se invece alla periferia nord. C’è un nuovo modo di affittare o comprare casa che si sta affacciando sul mercato immobiliare fiorentino. Gli insediamenti di ultimissima generazione puntano su rifiniture di alto livello per il risparmio energetico e la salvaguardia ambientale, ma anche sulla domotica, l’altissima tecnologia e naturalmente il design per gli arredamenti. E’ il lifestyle evoluto offerto a chi non sta solo cercando casa, ma è anche interessato a far parte di una community con la quale condividere spazi e servizi.

Gli esempi più eclatanti sono quelli dei nuovi insediamenti immobiliari che sono nati negli ultimi anni proprio nel quartiere 5, nell’ex area Fiat nella Manifattura Tabacchi e a un passo dai lungarni nell’ex Teatro Comunale.

Qui i prezzi degli appartamenti a metro quadro sono decisamente più alti rispetto alla media solitamente considerata della zona. Su tutti vale il caso dell’ex Manifattura Tabacchi, ai margini del parco delle Cascine, dove è in corso un mega intervento di ristrutturazione.

Qui un bilocale (del quale non sono per ora specificati metri quadri ed eventuali accessori) viene messo in vendita "a partire da 390mila euro", "i prezzi dei trilocali partiranno da 650mila euro" e quelli dei quadrilocali da 965mila euro. I lavori per la realizzazione degli appartamenti partiranno a settembre e per vederli terminati ci vorranno 16 mesi.

Va detto però che si tratta di due edifici ‘firmati’ che, come si spiega nella mail inviata da liveinmanifattura "prenderanno il nome di Puro e Anilla e rappresenteranno i valori fondanti di questo affascinante progetto di rigenerazione dell’intera area industriale. Anilla il gioiello di Manifattura Tabacchi porta la firma della celebre archistar spagnola Patricia Urquioia; Puro, progettato dal brillant studio fiorentino q-bic, rispetta, nei suoi loft contemporanei e suggestivi, lo spirito industriale del sito".

Residenze di lusso, quindi, che come nel caso della ristrutturazione dell’ex teatro Comunale sembrano rivolte a una tipologia diversa dell’abitare, quella del long stay riservato ai turisti d’oltreoceano o arabi.

"Destinare una parte di città, come la Manifattura Tabacchi, alla realizzazione di appartamenti che verranno venduti a partire da un milione di euro – è il commento del capogruppo della Lega Federico Bussolin – può essere opinabile, perché sappiamo che il target non sono certo i fiorentini medi e che le politiche abitative sono andate a farsi benedire. Diventa però un tema urgente su cui metter mano quando non è un caso isolato. Davanti ad una città che quindi si ritrova al centro di una sfida tra strutture turistiche e di lusso diventa imperativo tutelarla dal rischio che l’offerta superi di lunga la domanda, facendoci ritrovare tanti appartamenti belli ma vuoti".

E visto l’impegno per contenere l’espandersi degli airbnb in città, spaventa l’idea di questa nuova tipologia di appartamenti riservati al turismo di lusso. "Forse oggi – insiste Bussolin – più che un decalogo sulle città d’arte, servirebbe discutere su come tutelare la città da questo settore con le sue ramificazioni, prima che tornare indietro diventi impossibile".

Pa.Fi.