I nuovi provvedimenti normativi varati dal governo Meloni minaccerebbero il futuro di un comparto essenziale per la mobilità pubblica, quello del Noleggio con conducente, gli Ncc. I problemi principali? L’introduzione del foglio di servizio elettronico nel 2025 e il regime sanzionatorio del ddl Concorrenza. Due misure che, secondo gli autisti di Cna Firenze Metropolitana, "rappresentano colpi pesanti e ingiustificati".
Per affrontare queste criticità, la categoria ieri a Firenze ha incontrato il deputato Federico Gianassi (Pd), chiedendo interventi immediati in Parlamento per evitare una crisi dai risvolti inaspettati. Il foglio di servizio elettronico, secondo il presidente degli Ncc di Cna, Marco Carraresi, "non è infatti una semplice traduzione digitale del documento cartaceo ma un carico ingiustificato di adempimenti. La quantità di dati da trasmettere è spropositata: generalità di conducente e committente, orari, percorsi, targa del veicolo. Non semplifica nulla e non combatte, come da suo intento, l’abusivismo, ma mette in difficoltà le imprese regolari, rischiando di farle uscire dal mercato".
Anche il nuovo sistema sanzionatorio previsto dal disegno di legge suscita forti preoccupazioni. "Bloccare i mezzi di chi opera senza autorizzazione è sacrosanto – continua Carraresi – ma le sanzioni accessorie per chi commette infrazioni formali, come un errore nella compilazione del foglio di servizio, sono una misura sproporzionata che finirà per danneggiare le imprese regolari, favorendo paradossalmente l’abusivismo". Nell’incontro, è stata annunciata però anche una notizia positiva che riguarda l’ipotesi di trasporto turisti da parte di tour operator e agenzie viaggio: gli uffici legislativi nazionali di Cna ritengono infatti che tale ordinanza presenti diversi limiti di rilevanza giuridica e interpretativa che ne riducono il valore. Prima di tutto, si applica solamente al caso concreto per cui è stata emessa e non ha effetti vincolanti e generalizzabili.
Il provvedimento, inoltre, si richiama a normative datate proponendo un’interpretazione che si pone in contrasto con la normativa vigente. "Le norme di Salvini non contrastano l’abusivismo, colpiscono piuttosto una intera categoria – ha dichiarato l’onorevole Gianassi – Anziché affrontare il tema della regolamentazione e dell’utilizzo delle nuove tecnologie per garantire ai cittadini servizi più efficienti, qui si produce l’effetto di precarizzare imprese e lavoratori del settore. Noi continuiamo ad incontrare i rappresentanti della categoria e chiediamo al governo di invertire la strada intrapresa perché in gioco c’è il destino di migliaia di posti di lavoro".