ROSSELLA CONTE
Cronaca

Sos graffiti: "Una città ferita dagli incivili"

Le segnalazioni dei cittadini-cronisti: salviamo l’Oltrarno dagli imbrattamuri

Un writer in azione

Firenze, 5 febbraio 2018 - Una guerra tra imbrattamuri nel bel mezzo dell’Oltrarno che, in alcuni tratti, finisce con l’assomigliare a una lavagna scarabocchiata bersagliata da balordi e vandali di ogni tipo, quelli della peggiore specie per residenti e commercianti.

I portoni di via Toscanella sono stati presi di mira da writers, molto probabilmente di bande rivali. Una specie di gara a marchiare meglio e in maniera più permanente il territorio. I segni sono sotto gli occhi di tutti: le foto che ci hanno inviato i nostri lettori mostrano ingressi che hanno perso il colore originale. Come quelle che ci ha mandato Dino Alpi, uno storico artigiano di via Toscanella: scarabocchi e scritte tappezzano alcuni tratti della strada. Nella hit degli incivili ci sono anche via Del Presto di San Martino, via Ramaglianti e via Sguazza, vie lontane dalle luci dei locali che si prestano bene a diventare terreno di gioco dei soliti graffitari. Persone che non hanno rispetto di niente, racconta Luca Casini. Nemmeno dei monumenti e della storia della città. «Due settimane fa hanno vandalizzato anche “il mascherone in marmo” della fontana di piazza Santo Spirito» segnala. Parole senza senso o meglio sigle, utilizzate con un unico obiettivo: marchiare il territorio. Ma la fontana è tornata come nuova grazie ai tecini del Comune e agli Angeli del Bello che, coordinati dall’assessore Alessia Bettini, hanno restituito una seconda vita alla piazza.

In realtà l’Oltrarno è dal 2009 che ha dichiarato guerra agli imbrattamuri: Angeli del Bello, assessorato all’Ambiente e associazione via Maggio hanno fatto della lotta agli incivili delle scritte selvagge una vera e propria crociata. «Ogni volta che compare un nuovo scarabocchio – spiega Olivia Turchi, presidente dell’associazione via Maggio – noi lo ripuliamo. Il presidio è costante e i nostri interventi sono pressocchè immediati: crediamo che non ci sia modo migliore di scoraggiare gli atti vandalici. E devo dire che questa azione ci ha portato degli ottimi risultati, anche se in alcune vie c’è ancora tanto da fare».

Sempre l’associazione via Maggio, che è riuscita a coinvolgere nel corso degli anni commercianti e residenti del Quartiere ma anche gli studenti americani della Madison University, gli alunni del Liceo Machiavelli Capponi e del Michelangelo, ha offerto la propria collaborazione anche per ripulire Ponte Santa Trinita.

Infatti, dopo le ringhiere poste a protezione delle pigne («brutte», «troppo basse», «inutili», i commenti a caldo dei fiorentini), solo comparse le scritte selvagge. «Cuori rossi e blu da alcuni mesi colorano le pigne. Un danno al patrimonio di Firenze» scrive Mirco, un nostro lettore che ci ha inviato un copioso dossier fotografico. Dal centro alla periferia. Gli incivili, nell’ultimo anno, si sono spostati dal cuore storico della città non risparmiando nemmeno le aree limitrofe: da via Gioberti a piazza Oberdan fino alla zona di via Cento Stelle e all’Isolotto: qui la nuova passerella, riaperta dopo mesi di lavori e polemiche, è stata presa di mira dai vandali in tempi record.