OLGA MUGNAINI
Cronaca

Grande mostra a Firenze. Tesoro di Terrasanta. Testimonianze di pace

Al Museo Marini capolavori da Gerusalemme ma anche da collezioni italiane. Un filo conduttore fra passato e presente che ci unisce con l’"Oltremare".

Grande mostra a Firenze. Tesoro di Terrasanta. Testimonianze di pace

Sopra, l’Altare dei Medici. A sinistra, la Cappella Rucellai. Sono in mostra al Museo Marini di Firenze

Dalle pietre portate da Pazzino de’ Pazzi, che infiammano ancora oggi la tradizione dello “Scoppio del Carro”, alla necessità di nuove occasioni di dialogo tra popoli divisi in Terrasanta.

La mostra organizzata dal Museo Marino Marini nell’antica chiesa di San Pancrazio, dal titolo “Tesoro di Terrasanta. La bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re”, non è solo uno scrigno di tesori allestiti in un luogo di straordinario valore artistico. Ma un evento culturale per favorire un sentimento di pace e contrastare ogni forma di violenza e conflitto.

Tutto è affidato alle 108 opere esposte, in gran parte provenienti dal Terra Sancta Museum di Gerusalemme. Ma anche da importanti musei italiani, come le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Capodimonte, oltre che da prestigiose biblioteche come la Nazionale di Firenze, la Laurenziana e la Riccardiana, l’Archivio di Stato di Firenze, il Banco di Napoli, la Collezione Pratesi e alcune collezioni private.

"Al successo della mostra si affianca la grande partecipazione del pubblico agli eventi collaterali di approfondimento - spiega Leyla Bezzi, curatrice esecutiva, per questo evento davvero unico in Italia, con pezzi inediti e prestiti davvero importanti. Tutto ciò per raccontare il concetto di bellezza del sacro che si intreccia con elementi estetici, spirituali e culturali, manifestandosi attraverso l’arte che suscita meraviglia e riverenza, elevando lo spirito umano e facilitando il contatto con il divino".

Il prossimo appuntamento è per martedì alle 18,30, con talk e visita guidata alla mostra. Il titolo è “L’ornamento bronzeo di Ferdinando de’ Medici integrato nell’altare della Cappella del Calvario di Gerusalemme. La storia e il restauro“, con lo storico dell’arte Silvio Balloni e il restauratore Claudio Savi, guidati da Leyla Bezzi. Mentre il 5 novembre sarà la volta di “La diffusione delle farmacie nel Rinascimento. Da Firenze a Gerusalemme“; e il 19 novembre con “Dal Calvario di Gerusalemme al Calvario della Verna. La passione nell’esperienza delle stigmate di San Francesco“. Tutto il programma, link prenotazioni e biglietti su museomarinomarini.it.

Tornando alla mostra, il percorso espositivo prende avvio dalla Cappella Rucellai, di cui fa parte il sacello del Santo Sepolcro, meraviglia del Rinascimento fiorentino concepita da Leon Battista Alberti come replica della basilica gerosolimitana.

In apertura il racconto della millenaria storia del Santo Sepolcro, arricchito da documenti e preziosi manufatti. L’esposizione culmina con la collezione di capolavori donati dai sovrani di Spagna, Francia, Portogallo e del Sacro Romano Impero, seguiti dai tesori provenienti dalle grandi potenze italiane come Venezia, Genova, il Granducato di Toscana e il Regno di Napoli. Il viaggio prosegue tra i fasti del Rinascimento mediceo, le raffinate opere degli Asburgo-Lorena, fino al periodo moderno.

Particolare attenzione è riservata ai doni provenienti da Firenze a dall’Italia restauro di alcune opere, promosso dal Museo Marino Marini di Firenze. Tra queste, l’Altare dei Medici, di cui fa parte l’Ornamento donato da Ferdinando I granduca di Toscana e realizzato da Domenico Portigiani, Giambologna e Pietro Francavilla tra il 1588 e il 1590. Per l’occasione sono stati riportati all’antico splendore tesori come il Tabernacolo del Commissario di Terrasanta e la Lampada voluta dal granduca Ferdinando IV, il codice manoscritto Antifonario 18; e i paramenti sacri, quali la Pianeta di Alice di Toscana e il Paliotto del Commissario di Terrasanta a Venezia, l’arazzo degli Uffizi con soggetto “Cosimo il Vecchio fa costruire un ospedale per i pellegrini a Gerusalemme“.