
La strapaesana del campionato di Eccellenza è la più sentita da entrambe le tifoserie pronte a farsi sentire. Quella volta che in campo spuntarono 11 carciofi e sulla statua di Ubaldino Peruzzi una sciarpa rossoverde.
Un derby magico, fra i più belli della Toscana. Oggi alle 14,30, allo stadio Pazzagli di Ponte a Niccheri, si gioca Grassina-Antella campionato di Eccellenza. Una sfida mozzafiato che vedrà sulle tribune le tifoserie di due paesi divisi da un’antica e goliardica rivalità. Questa volta la gara ha un valore aggiunto, come viene spiega Simone Faini del gruppo Brigate Rossoverdi: "Per uno strano scherzo del destino questo derby cade nella settimana della commemorazione, ad un anno dalla scomparsa, dell’indimenticabile presidente del Grassina Paolo Casini. Per l’occasione i tifosi rossoverdi hanno preparato una coreografia rigorosamente top secret per ricordarlo ed omaggiarlo". Inoltre Faini tiene a precisare: "Un derby che richiamerà un numeroso pubblico e l’invito a tutti è di arrivare in anticipo allo stadio per essere partecipi di questa giornata di ricordo e di grande rilevanza sociale e sportiva".
Una partita che ha un alto valore tra due società che sono al vertice del calcio toscano, ma soprattutto vede opposti due paesi divisi da pochi km di distanza. Una passione sana e genuina, con attaccamento alla maglia e ai colori sociali che sono nel cuore di tutti. Questo è l’aspetto bello e aggregativo del calcio Dilettanti. Sì è vero in certe circostanze qualche scaramuccia e tanti sfottò, anche ruvidi, ci sono stati, ma la spontaneità e il rispetto reciproco invece c’è. Bello un momento particolare che ci ricorda Faini: "Al termine di un derby vinto dal Grassina, un ragazzino che è un soldo di cacio con la sciarpa giall verde al collo dà il 5 ad un coetaneo antellese in segno di sportività".
Grassina e Antella sono divise da una sponda all’altra del Poggio ripolese con una reciproca rivalità e numerosi sono gli aneddoti stravaganti rimasti nella storia. Ad esempio Eugenio Pacini, macellaio dell’Antella, chiese che la sua tomba fosse rivolta verso la porta del campo dei biancoazzurri, perché quando si fa gol al Grassina lo voglio vedere! Alcuni buontemponi, in una stagione che il Grassina retrocesse, andarono di notte a piantare 11 carciofi nel campo. Ma anche quelli del Grassina non scherzano: dopo una vittoria avvolsero al collo della statua di Ubaldino Peruzzi, in piazza dell’Antella, la sciarpa rossoverde. E sul campo dell’Antella una mattina c’erano delle galline... Fra l’altro Grassina vanta che all’incrocio di Ponte a Niccheri ha la precedenza, mentre gli antellini hanno lo stop. Infine un’ultima curiosità riguarda i bus: il 31 va a Grassina e il 32 all’Antella, ma in nessun caso di dice il numero dei rivali, meglio 31+1 come viene detto nelle tombole in piazza.
Francesco Querusti