SANDRA NISTRI
Cronaca

Grido d’allarme per la Barberinese: "Serve un intervento immediato"

Le richieste di Fratelli d’Italia: "Sono necessari un presidio fisso per fermare i tir non autorizzati e un piano di monitoraggio"

Le richieste di Fratelli d’Italia: "Sono necessari un presidio fisso per fermare i tir non autorizzati e un piano di monitoraggio"

Le richieste di Fratelli d’Italia: "Sono necessari un presidio fisso per fermare i tir non autorizzati e un piano di monitoraggio"

Un grido d’allarme sulle condizioni della Strada provinciale 8 Barberinese, direttrice ad alto volume di traffico utilizzata anche come itinerario alternativo durante le chiusure notturne del tratto autostradale tra Calenzano e Barberino. A lanciarlo Claudio Gemelli e Alessandro Scipioni, consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia, insieme a Silvia Castellani e Monica Castro (nella foto), capigruppo rispettivamente di Barberino di Mugello e di Calenzano. "Da quando – dicono - nei primi giorni di febbraio, è stato installato il semaforo a senso alternato per il primo cedimento franoso, la strada è stata lasciata in balìa del tempo e degli eventi. È bastata qualche notte di pioggia intensa, unita alle chiusure notturne dell’autostrada, perché si verificasse un nuovo smottamento che ha reso inevitabile la chiusura totale, con cancelli meccanici, in fasce orarie prestabilite. La gestione di quest’emergenza, che oggi penalizza duramente automobilisti e, ancor più, camionisti ignari dei divieti, costretti ad accumulare file e manovre impossibili, è la prova di una programmazione assente e di una manutenzione sistematica del tutto trascurata".

Da qui, visto anche che "la Sp 8 non è un’arteria secondaria" ma una strada che, "in caso di emergenze sull’A1 rappresenta la via più rapida per collegare Nord e Sud Italia" la richiesta degli esponenti di Fratelli d’Italia: "Esigiamo quindi – sottolineano - un intervento immediato per ricostruire il tratto franoso, l’istituzione di un presidio fisso a Calenzano e Barberino di Mugello in grado di fermare i mezzi pesanti non autorizzati, e l’avvio di un piano di monitoraggio continuo e manutenzione periodica. Ogni ulteriore rinvio tradirebbe la fiducia dei cittadini e comprometterebbe la sicurezza di chi quotidianamente percorre questa strada strategica".

Sandra Nistri