Firenze, 3 novembre 2024 – Giornata fiorentina, ieri, sabato, per una delegazione di Guardie svizzere pontificie che sono arrivate in città accompagnate dal loro comandante, Christoph Graf, e dal cappellano, il monaco benedettino Kolumban Reichlin. I militari erano a loro volta seguiti dalle famiglie con tanti bambini. La giornata è iniziata in piazza San Giovanni, dove l’arcivescovo Gherardo Gambelli, ha ricevuto la delegazione giunta dalla Città del Vaticano nella Chiesa di San Salvatore al Vescovo, dove, dopo un momento di preghiera, il comandante Graf ha portato gli auguri di tutto il Corpo per l’importante appuntamento di oggi in Cattedrale, durante il quale all’arcivescovo Gherardo è stato imposto il Pallio dal nunzio apostolico per l’Italia, monsignor Petar Rajic.
La mattinata si è conclusa nella sede dell’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze dove i militari che dal 1506 sono al servizio del Sommo Pontefice e della Chiesa, sono stati ricevuti dal sacrista, monsignor Vasco Giuliani, e da alcuni volontari che hanno spiegato agli ospiti la storia del più antico sodalizio di carità del mondo.
La delegazione è stata poi accolta dal cardinale Ernest Simoni, il quale all’interno dell’Oratorio della Misericordia ha celebrato la Messa in suffragio dei defunti, con i militari e le loro famiglie felici di incontrare nuovamente il porporato albanese, ormai fiorentino acquisito, che da poco ha compiuto 96 anni. Il presule è molto legato all’esercito del Papa; durante i suoi viaggi in Vaticano si reca spesso in visita al Quartiere della Guardia Svizzera, per la celebrazione delle liturgie, mentre, già altre volte le Guardie, sono venute a Firenze per gli esercizi spirituali in preparazione alla Quaresima guidati dal cardinale Simoni. Il comandante Graf, nel salutare il porporato, ha ricordato quel 21 settembre 2014, quando nel corso del viaggio apostolico in Albania, don Ernest incontrò per la prima volta il Santo Padre che ascoltato dalla viva voce del già anziano sacerdote il racconto della persecuzione del popolo e della chiesa albanese si commosse fino alle lacrime. Il Pontefice, due anni dopo, il 19 novembre 2016 elevò poi l’anziano sacerdote albanese alla dignità cardinalizia rivestendolo della porpora. Il cardinale Simoni, la scorsa settimana, è stato a Roma, alla Filmoteca Vaticana, per una cerimonia organizzata dall’Ambasciata albanese presso la Santa Sede per ricordare proprio il decimo anno dal viaggio del Papa in Albania. Erano presenti autorità dall’Albania e vari Ambasciatori presso la Santa Sede. Relatori Mimmo Muolo, giornalista di Avvenire, autore di una biografia del cardinal Ernest, e padre Federico Lombardi, già direttore della Sala Stampa vaticana e all’epoca al seguito di Papa Francesco a Tirana, testimoni fra gli altri dello storico abbraccio tra il Pontefice e l’allora don Ernest.