Undici patenti ritirate per l’utilizzo del cellulare alla guida. È l’esito dei controlli dell’ultima settimana del Reparto di Rifredi della Polizia municipale per la sicurezza stradale alla luce delle nuove norme del Codice della Strada. Non sarà la dimostrazione di un malcostume imperante, ma di sicuro ci somiglia molto, alla luce di cosa si riesce a fare con uno smartphone in mano, quando a proposito di mani queste dovrebbero essere salde sul volante e non impegnate in funzioni diverse dalla guida sicura. Numerose le modalità di utilizzo del telefonino scoperte dagli agenti, che prima di intervenire hanno comunque verificato attentamente se i comportamenti rientravano in quelli vietati. Alcuni esempi: qualcuno è stato sorpreso mentre con una mano teneva il dispositivo all’orecchio impegnato in una conversazione, qualcun altro invece lo usava per chattare o per controllare gli aggiornamenti sui social network, ma c’è anche chi pur con il vivavoce inserito lo teneva comunque in mano. Tra i multati anche due neo-patentati.
Da segnalare il caso di un conducente fiorentino talmente impegnato a chattare con il proprio telefono da non accorgersi dell’alt intimatogli da un agente impegnato nel posto di controllo in via Forlanini. Comportamento simile per una cittadina russa, 40 anni, con residenza e patente italiana che, incolonnata nel traffico, era talmente impegnata in una telefonata con il cellulare appoggiato all’orecchio destro che sfilava a fianco una pattuglia in moto anch’essa incolonnata nel traffico. La sanzione è di 250 euro con 5 punti decurtati dalla patente (10 per i neo-patentati). Tutte le patenti sono state ritirate nell’immediato e inviate alla Prefettura di Firenze per la sospensione prevista da un minimo di 15 giorni a un massimo di due mesi.
Durante i controlli è stata anche recuperata un’auto risultata rubata lo scorso dicembre: all’interno una cassa cambia soldi/gettoni per le slot machine (del valore di oltre 10.000 euro) a sua volta rubata in un bar di Scandicci. Dopo gli accertamenti l’auto e la cassa sono stati restituiti ai legittimi proprietari.