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Halloween, sballo per settecento ragazzi: l'alcol tour delle polemiche, c'è l'inchiesta

Il ‘massimo dello sballo’ in una iniziativa che era stata ampiamente pubblicizzata tra i giovani Usa

Alcol a fiumi

Alcol a fiumi

di ROSSELLA CONTE

Firenze, 2 novembre 2014 - Alcune ragazze sono stese a terra in via del Corso. Sono svestite, nonostante il freddo, e al polso hanno una braccialetto arancione con la scritta Halloween 2014. E’ l’ultimo scatto dell’alcol tour, il biglietto per comitive di giovani che girano diversi locali ubriacandosi fino a strisciare, ormai più noto come l’«ultimate party» o il «massimo dello sballo». Una specie di surf etilico che ha coinvolto 700 ragazzi, l’ennesima maratona ad alta gradazione, organizzata a Firenze proprio nel momento in cui l’amministrazione sigla protocolli per vietare la somministrazione e la vendita di alcolici.

Come funziona? Se le guide delle sbronze prima promuovevano i tour tramite flier o pagine Facebook, dopo il pugno duro annunciato dal questore Micillo e dal prefetto Varratta, gli inviti sono spediti ad personam tramite sms – si pensa a un mercato di numeri telefonici – o mail. Passaporto alla mano, perché è obbligatorio essere americani per partecipare, centinaia di giovani, suddivisi in più gruppi, hanno comprato i braccialetti arancioni, una sorta di passepartout che consente alla comitiva di 700 americani, di godere delle agevolazioni comprese nel ‘pacchetto sbornia’.

«Il Pub Crawl costa 15 euro, tre locali e una discoteca e bevi quello che vuoi» spiega uno degli organizzatori, gente a volte senza scrupoli che non esitano ad abbandonare in strada i ragazzi che non ce la fanno a portare in fondo la maratona o ad arruolare gruppi di minorenni. Il menù alcolico, distribuito insieme ai braccialetti, comprende free shots and «all you can drink». Se ne parla da anni in tutta Italia, nell’ultimo anno soprattutto, anche a Firenze, poi ogni tanto rispunta perché ci scappa il morto (a Roma se ne contano 5), ma a preoccupare è soprattutto la deriva dei minorenni. Le università americane, nonostante i corsi di prevenzione organizzati insieme alla Questura, hanno annunciato guerra contro queste «organizzazioni criminali», le mamme in America lo hanno battezzato il «tour che uccide».

Alle 23.30 il centro storico di Firenze è un carnevale di braccialetti arancioni, e anche verdi (perché, ci hanno spiegato alcuni partecipanti, in città c’era anche un secondo alcol tour), di gente che urla, vomita e la fa dove gli pare. D’altra parte quando scappa scappa, pensano gli incivili di turno. Tante ragazze barcollano, si siedono sulle scalinate del Duomo, poi si alzano e cercano di spingersi al sicuro, lontane dai playboy di turno che le tampinano e non sembra abbiano l’intenzione di mollarle. La baraonda infernale non è sfuggita agli agenti della polizia amministrativa e della mobile che hanno lavorato tutta la notte per evitare che i ragazzi cadessero vittime di episodi spiacevoli. Gli investigatori stanno valutando quali provvedimenti prendere a carico di alcuni locali notturni coinvolti.