Fare tre dosi di siero o vaccino che dir si voglia e completare il ciclo vaccinale, ricevere l’agognato (?) green pass, sentirsi a posto con la propria coscienza, sperare che non arrivino nuove ondate letali e non ci sia bisogno di ulteriori richiami e come ’premio’ ricevere dal Ministero della Salute – che si avvale per questo dell’Agenzia entrate-Riscossione – una mazzata al sapore di beffa: la ’comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio’ in cui in sostanza sta scritto che tu, over 50, devi pagare una multa di 100 euro per "l’inosservanza dell’obbligo vaccinale in quanto risulta che alla data ....non ha effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid-19". Insomma: puoi aver fatto tutto in ossequio alla campagna voluta dal governo e però essere equiparato a una altro cittadino che ha invece deciso di non farsi inoculare le dosi. La sanzione amministrativa di 100 euro è infatti prevista per tutti coloro che non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario al 1° febbraio 2022 o che – alla stessa data – non l’abbiano completato nel rispetto dei termini o che non abbiano ricevuto la dose booster di richiamo entro i termini della normativa.
Emanuela B., 61 anni, commerciante, ha ricevuto la ’comunicazione’. Delusione e arrabbiatura. Risentimento. Documenti alla mano dimostra che non avrebbe dovuto ricevere niente. Men che meno una sanzione, peraltro in tempi molto difficili tra rincari, bollette alle stelle, altro.
Eppure è tutto on line, tra tessera sanitaria e avvisi partiti dagli hub sanitari, siamo nell’era della informatizzazione, profilati e però tocca al cittadino l’onere della prova? "Il procedimento sanzionatorio è stato avvitato in Toscana ed in altre Regioni verso soggetti che hanno adempiuto a tutte le dosi, terza compresa. E adesso si trovano costretti a giustificare, notificare, impugnare e contestare e perdere tempo per vedere regolarizzata la posizione. Peraltro – aggiunge il legale della donna, avvocato Barbara Gualtieri – qualche ultra cinquantenne fra quelli che hanno ricevuto la notifica di avvio del procedimento non dispone di pec. O non è così attivo da poter gestire la questione. Leggerezza, imperizia, imprudenza, incapacità tecnicainformatica; coi cittadini già provati costretti ad affrontare questioni inesistenti come se fossero reali e a dover dimostrare di aver conseguito tutti e tre i vaccini quando dispongono di un Green pass informatico che dovrebbe supplire ad ogni verifica ed essere ben eloquente sullo stato delle vaccinazioni del soggetto.
Come chiedere l’annullamento della sanzione senza spese e perdite di tempo? Ci sono 10 giorni di tempo dalla data di ricezione della comunicazione. Il ricorso è all’Usl (eEsempio: [email protected]) solo via mail.
La documentazione dovrà permettere di verificare le eventuali esenzioni alla vaccinazione, la necessità di differimento della vaccinazione o il mancato riconoscimento in Italia della vaccinazione eseguita all’estero. E in più: codice fiscale, identificativo della comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio, documento d’identità, recapito telefonico e una email.
Per saperne di più: Inosservanza dell’obbligo vaccinale - Procedimento sanzionatorio (agenziaentrateriscossione.gov.it).