REDAZIONE FIRENZE

Hotel e ristoranti Estate da incubo Perdite del 70%

Bene solo le due settimane a cavallo di Ferragosto. Alberghi, in autunno occupato il 12% delle stanze

E’ un’estate da dimenticare. Ad eccezione delle due settimane centrali di agosto, per il resto della stagione non si sono visti turisti, né italiani, né stranieri. "Sono mancati del tutto i flussi extraeuropei – spiega Gianfranco Lorenzo, del Centro studi turistici - e i pochi europei arrivati, come anche gli italiani, hanno preferito il mare e la campagna". La perdita a livello nazionale in termini di presenze turistiche è stata del 50%. Nelle città d’arte, Firenze compresa, è andata anche peggio. Non sono arrivati i pullman pieni di turisti, sono rimasti nei loro Paesi gli americani, i russi, i giapponesi, i cinesi, i coreani e questi mesi sono stati un vero disastro. Appartamenti vuoti, alberghi in difficoltà, con un’occupazione delle camere che, sulle strutture aperte, si è attestata al 30%. L’assenza di turisti ha travolto tutte le attività del centro, dove la ristorazione ha perso il 70% del fatturato rispetto all’estate 2019. "Un po’ meglio nelle periferie, dove il calo si è fermato al 50% – dice Claudio Bianchi, presidente di Confesercenti Città metropolitana di Firenze – ma comunque è una situazione drammatica per tutti. Il commercio è andato male, la gente non compra e i saldi non hanno decollato".

"Molte attività commerciali non hanno ancora riaperto e stimiamo – conclude – che il 30% chiuda definitivamente nei prossimi mesi". Non ha aiutato la percezione diffusa che in città non si possano mantenere le distanze di sicurezza. "Un’idea sbagliata – fa presente Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze – visto che chi è andato al mare si è trovato ammassato su traghetti e spiagge. Nei nostri musei, negli alberghi, nei ristoranti, le misure di sicurezza sono applicate rigorosamente".

L’estate però sta finendo, riaprono le scuole, in tutta Europa, e ci vorranno mesi e mesi prima di rivedere turisti extraeuropei. Nemmeno il gran premio del Mugello sta risollevando un settembre partito malissimo. "Il suo impatto è quasi nullo. Le prenotazioni – afferma Giancarlo Carniani, presidente della sezione alberghiera di Confindustria Firenze – sono concentrate solo su quattro o cinque alberghi della zona". Secondo le previsioni Str, nei prossimi 7 giorni l’occupazione delle camere a Firenze scenderà al 20%, entro le prossime due settimane al 14%, e entro 28 giorni al 12%. "Si preannuncia un autunno complicato", prosegue Carniani. "Fino a dicembre c’è la cassa integrazione e questo ci consente di usare il personale ‘a fisarmonica’. Dopo però, non so cosa succederà". Lo spiega Aldo Cursano, direttore di Confcommercio Firenze: "Il centro è in terapia intensiva. Occorre incentivare i consumi, intervenire con una moratoria su mutui e tasse, aiutare i pubblici esercizi che non reggeranno a convertire l’attività e ripensare al modello di città, che non deve essere più a misura di turista, ma di fiorentino".

mo.pi.