Firenze, 4 gennaio 2025 – Nuovamente occupato l’ex hotel Airone: a prendere possesso dell’albergo abbandonato di via Toselli un gruppetto di stranieri che sta seminando panico nel vicinato con disordini e metodi violenti. Tanto che in San Iacopino si ha paura anche a denunciare e il rione, che ha ancora fresco il ricordo dell’Astor, l’altro hotel abbandonato da cui è sparita la piccola Kata, si trova a vivere per l’ennesima volta un incubo. Sempre negli stessi isolati, è bene ricordare, ci sono state le occupazioni sgomberate a novembre in alcuni palazzi ex Inpdap in via Boccherini e sempre in via Toselli, negli immobili Inps. La nuova occupazione dell’Airone arriva a due circa tre mesi di distanza dalla precedente, avvenuta a ottobre e andata avanti per un paio di settimane. Se prima per entrare dentro l’hotel gli abusivi scavalcavano da un muretto di un contiguo piazzale condominiale che affaccia sulla retrostante piazza Puccini, stavolta, visto che il condominio ha installato un’alta recinzione sopra il muretto, per passare scelgono di scavalcare dal giardino di un’abitazione di fianco; oppure passano da una finestra accanto all’ingresso principale su via Toselli (come in foto).
E sarebbero tornati a usare metodi minatori, come testimonia un residente aggredito fisicamente: “Alcuni giorni fa ho incontrato un uomo che apriva le finestre e usciva dallo stabile, così prendo il telefonino per scattare una foto – racconta la vittima, che preferisce rimanere anonimo –, ma lui si arrabbia e mi viene incontro minaccioso, tenta di strapparmi il telefono di mano, così sono scappato. Nel fuggire dopo pochi metri ho sbattuto contro una macchina parcheggiata. Risultato: spalla sinistra lussata e fratturata e trauma cranico”.
La situazione è di nuovo sull’orlo del baratro: tra i residenti serpeggia malumore, e lo stabile rischia di piombare in una situazione simile a quella dell’Astor. Con cui, ironia della sorte, condivide anche il proprietario: l’imprenditore Carlo Vadi. L’uomo, ultrasettantenne, è a capo della Pax srl, titolare dell’hotel, e con sede legale proprio allo stesso indirizzo dell’ex struttura ricettiva, per l’appunto in via Toselli 147. Attiva dal 1990, l’azienda di Vadi ha nel suo carnet di proprietà proprio l’ex albergo dal quale è scomparsa la bimba peruviana lo scorso giugno, e una palazzina di via del Bronzino, anch’essa occupata.
Al momento non sembrerebbero esserci denunce, anche se ciò che chiedono i residenti è altro. “Se il proprietario non mura gli accessi – commentano dai condomini vicini –, questa vicenda non avrà mai fine. Ci sentiamo abbandonati e non tutelati da nessuno”. “Faremo un’ennesima manifestazione per la sicurezza perché qui non si va più avanti è una situazione da tempo conclamata e sfuggita di mano – spiega il presidente del Comitato Cittadini attivi San Jacopino Simone Gianfaldoni – L’hotel Airone ci dicono che è sotto controllo, ma noi continuiamo a vedere gente che entra e esce davanti e dietro, e il proprietario è irreperibile. Inutile dire che la zona è sotto osservazione ci vuole intervento ad alto impatto per dare risposte”.