GABRIELE MANFRIN
Cronaca

I cartelli della violenza Discoteca nella bufera per i gadget sessisti

Firenze, locale pubblica le foto della serata poi si scusa

di Gabriele Manfrin

"O me la dai o me la prendo". Non lascia spazio all’interpretazione il cartello apparso durante un evento del locale notturno Blanco Beach bar di Firenze. Come non lo lascia quello sbucato nella stessa serata, con una freccia che indica le parti intime accompagnato dalla scritta "check in". E tra indignazione, insulti e accuse di sponsorizzare la violenza sessuale, la polemica sta divampando. Dalla discoteca fanno sapere che erano dei semplici gadget, gli stessi che spesso, tra un cocktail e un ballo, vengono distribuiti alla folla, per rendere la serata più riconoscibile e movimentata. Ma i gadget, chiamiamoli così, dati dal Blanco più che movimentare hanno offeso, diviso, allibito. Il contesto è quello di un format evento, organizzato insieme ad Aerofun; i membri dello staff vestiti da piloti d’aeroplano, le persone che ballano, i drink, le luci. Tutto regolare insomma, se non fosse stato per quei cartelli. Gli stessi condivisi successivamente su Instagram, dalla pagina ufficiale della discoteca.

Apriti cielo, prima i commenti sotto il post, poi le accuse di sessismo hanno portato il locale a rimuovere prontamente la foto. Ma niente paura, ci ha pensato la pagina de il collettivo Le Panche network, a conservarlo con cura e a ripubblicarlo. Corredandolo anche, con una lunga riflessione: "Il Blanco fa passare il messaggio che il divertimento possa passare sopra l’abuso – si legge – È in contesti come questo che si assorbe il clima di violenza che porti a fatti come quelli Palermo (dove sette ragazzi hanno abusato di una ragazza contemporaneamente). In un sistema in cui violenze, molestie e sopraffazioni sono all’ordine del giorno il Blanco ci offre l’esempio concreto di quanto una cultura basata sul possesso sia egemonica", conclude il collettivo.

Ma sono comunque diversi i commenti indignati apparsi sul web. La risposta della discoteca non si è fatta attendere. E i vertici del locale, dichiarandosi profondamente dispiaciuti per l’accaduto, hanno preso le distanze, definendo un semplice meme, il contenuto di quel cartello: "Nei mesi scorsi abbiamo ospitato per alcune serate un format dal nome Aerofun, all’interno delle quali gli organizzatori esterni regalavano dei gadget – spiegano – Tra questi, sono stati regalati dei cartelli che riprendevano alcuni tra i meme più celebri. "O me la dai o me la prendo" è una battuta che ha fatto il giro dei social, pronunciata da Lello di Bari in un video che ha 1,6 milioni di visualizzazioni".

Dal Blanco fanno sapere che le serate Aerofun non fanno più parte della programmazione dalla fine di luglio. La dirigenza si dice anche dispiaciuta per essere caduta nella leggerezza di permettere questo tipo di contenuto dentro il proprio locale: "Siamo consapevoli di quanto le discoteche abbiano un ruolo importante riguardo alla formazione morale e culturale dei giovani – continuano – ed è per questo che abbiamo prontamente provveduto a rimuovere le foto che ritraevano quel gadget".