I cioccolatini della ricerca. La lotta ai tumori in Toscana passa da Andrea Morandi

Gli studi dell’équipe dell’Università di Firenze sulla resistenza ai farmaci. Oggi la campagna di acquisto dei kit nelle piazze, su Amazon e nelle filiali Bpm.

I cioccolatini della ricerca. La lotta ai tumori in Toscana passa da Andrea Morandi

Gli studi dell’équipe dell’Università di Firenze sulla resistenza ai farmaci. Oggi la campagna di acquisto dei kit nelle piazze, su Amazon e nelle filiali Bpm.

Andrea Morandi è uno dei famosi "cervelli" che dalla fuga è rientrato in Italia grazie a una prima borsa concessa da AIRC, acronimo di Associazione italiana ricerca sul cancro, e che ha ottenuto ben undici anni fa.

Dal 2019, grazie al Progetto AIRC Investigator Grant, dedicato ai ricercatori affermati, sta portando avanti con la sua équipe, all’interno dell’Università di Firenze a Careggi, uno studio sui meccanismi molecolari e metabolici che controllano la risposta e la resistenza ad una classe di farmaci non chemioterapici utilizzati nel trattamento del tumore mammario più diffuso, ossia quello che colpisce il 75% delle pazienti e che esprime i recettori ormonali.

"Abbiamo già compiuto significativi passi avanti nel comprendere i meccanismi di resistenza e le vulnerabilità metaboliche del tumore – afferma Andrea Morandi –. I tumori resistenti alla terapia tendono ad accumulare grassi, che poi sfruttano per sopravvivere allo stress indotto dai farmaci somministrati, contribuendo così a recidive e alla formazione di metastasi. Se riusciremo a bloccare l’uso di queste riserve lipidiche, potremo ripristinare l’efficacia della terapia".

I risultati dell’équipe di Morandi, che comprende una decina di giovani ricercatori e tirocinanti dell’Università di Firenze, sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine, pubblicata negli Stati Uniti da Aaas.

"Stiamo portando avanti la ricerca anche su un altro tipo di tumore alla mammella: il cosiddetto triplo negativo, noto per le minori opzioni terapeutiche e una prognosi sfavorevole. Abbiamo dimostrato, su modelli preclinici, che è possibile provocare la morte delle cellule tumorali attivando l’ossidazione lipidica (ferroptosi), rendendo quindi vulnerabili queste forme aggressive di tumore."

Anche questa parte dello studio è stata pubblicata nel mese di luglio su EMBO Molecular Medicine, una rivista internazionale di rilievo nella ricerca traslazionale.

Conclusa la fase di studio "l’obiettivo è trasferire i risultati ottenuti nei modelli preclinici alla pratica clinica, aprendo nuove prospettive di cura per i tumori più aggressivi".

Il progetto dell’equipe del dottor Morandi va avanti grazie appunto alla Fondazione Airc, principale finanziatore in Italia per lo studio sui tumori. Attualmente sostiene circa seimila ricercatori in oltre 100 istituzioni in tutto il Paese.

Oggi tanti volontari AIRC sono nelle piazze di tutta Italia e della Toscana per distribuire i "cioccolatini della ricerca", realizzati da Venchi con cioccolato fondente, per finanziare la lotta ai tumori attraverso studi importanti, come la ricerca portata avanti da Andrea Morandi.

Un doppio beneficio per gli altri e per sé: il cioccolato fondente, infatti, se consumato nelle giuste quantità, può essere un alleato per il benessere fisico, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Insieme ai "Cioccolatini della ricerca" sarà consegnata anche la speciale guida con un focus sulla salute maschile. I cioccolatini non saranno disponibili solo nelle piazze, ma saranno acquistabili anche su Amazon e nelle filiali di Banco BPM.

Manuela Plastina