
"Il futuro è pagare con il cellulare, non sono certo i contanti. Mi pare un grande passo indietro". La manovra del governo Meloni che prevede l’alzamento della soglia per il pos fa discutere e non trova particolari riscontri tra i cittadini. In centro, in un sabato pre natalizio, tra shopping e regali, pochi si sono mostrati favorevoli al ritorno ai contanti.
"Ci abbiamo messo del tempo per arrivare a usare in maniera diffusa i pagamenti digitali – continua Erika Ghilardi -, questa nuova decisione è un passo indietro che non capisco. Mi sembra un’involuzione, vista anche la direzione che il resto d’Europa e del Mondo sta prendendo, basta spostarsi per vedere che all’estero si può pagare davvero qualsiasi cosa semplicemente con il cellulare. Dovremmo riuscire a trovare il modo per far pagare tutti con la carta e non mettere commissioni ai commercianti, non rimettere in giro i contanti".
"Da consumatore il ritorno all’uso dei contanti non può che essere una scomodità – dice Michele Gentile -. Posso capire che per i commercianti è più comodo poter scegliere se accettare la carta di credito o no, ma per me è un peggioramento. Ormai ci stiamo abituando tutti sempre di più ad abbandonare le banconote e tornare indietro è incomprensibile. Soprattutto per i più giovani non sarà semplice usare i contanti, visto che negli ultimi anni non li usa più nessuno e non è più così strano non averli in tasca". "Non conosco le logiche dei commercianti e come la pensano loro – aggiunge Umberto Russo -, ma per i clienti sentirsi dire di no ai pagamenti digitali è un fastidio. Con il passare degli anni ci siamo abituati a girare solo con il cellulare o comunque senza più contanti in tasca, e ora dovremo tornare indietro e riabituarci. Anche solo andare allo sportello a ritirare, è un’usanza che non ha più praticamente nessuno. Non pagare con la carta è un grosso fastidio".
Parlando con i più giovani, poi, c’è un vero plebiscito per i nuovi metodi a discapito dei contanti. "Questa decisione è assolutamente sbagliata – convinta Arianna Posini -. Credo che sia giusto che ognuno sia libero di pagare come meglio crede. Magari sta allo scrupolo personale evitare di pagare 1 euro di caffè con la carta, ma dovrebbe essere giusto poterlo fare. Inoltre, è stata scelta una soglia alta, 60 euro non sono pochi. Una decisione per me sbagliata che darà più di un problema". Gli amanti delle banconote sono sempre meno, ma qualcuno ancora difende i metodi tradizionali. "Sono contenta – è in controtendenza Maila Liperini -, non mi piacciono questi pagamenti con il cellulare o l’orologio. Preferisco i contanti e sono felice di poterli usare con tranquillità".
Iacopo Nathan