"Un’attesa minima di 5 mesi nel saldo degli artisti è ormai la norma, ma nel caso di alcune produzioni e di artisti meno rinomati si arriva fino a 9 mesi. Ci piacerebbe che, oltre alle giuste domande sulle spese del sovrintendente del Maggio (che riceve un compenso superiore a quello del Presidente della Repubblica italiana) gli si chiedesse conto di queste criticità".
Mentre va avanti la polemica sulle spese di Alexander Pereira interviene Roberto Abbondanza, presidente di Assolirica, l’Associazione Nazionale degli Artisti del settore. "Seguiamo con preoccupazione e sdegno la questione relativa alle spese del Sovrintendente – scrive Abbondanza -. Non è nostro compito entrare nel merito della vicenda, ma riteniamo nostro dovere segnalare diverse situazioni in atto al Maggio Musicale, che riguardano strettamente gli artisti lirici. Dopo un periodo di relativa puntualità, a partire dall’amministrazione Pereira, il saldo dei compensi per molti artisti è sempre più ritardato. Tutti anticipano le spese per viaggio e soggiorno a Firenze, senza poter riscuotere il compenso, le cui scadenze di pagamento sono previste contrattualmente e puntualmente disattese. Perché tanta disinvoltura in opinabili spese e non altrettanta attenzione al rispetto delle norme contrattuali?".
Ci sono poi la questione dei giovani dell’Accademia e dei biglietti: "Un serbatoio da cui pescare per coprire ruoli da comprimari a bassissimo prezzo, al limite dello sfruttamento. C’è inoltre una netta disaffezione di abbonati e appassionati. Molte volte si è vista la platea desolatamente vuota e, per riempire la sala, risulta che siano stati regalati centinaia di biglietti, senza peraltro riuscire nell’intento".
Lisa Ciardi