DI ENZO
Cronaca

I danni enormi delle fake news create ad arte

di Enzo

Brogi *

Luigi Dio Maio assaltato da post offensivi che ne chiedono la cacciata da Cinque Stelle, proprio quel Movimento che della rete e delle sue indicazioni ne ha fatto bandiera e vanto di democrazia e partecipazione. Oltre 4 milioni di italiani avrebbero in poche ore pubblicato messaggi chiedendo la testa del nostro Ministro degli Esteri.

Tranquillo Giggino, come lo chiamano i suoi amici. Ci sono italiani fasulli, una metà saranno alias, fantasmi, nomi inventati, altri potrebbero provenire da account americani che forse non sanno nemmeno chi sia Di Maio.

Sono purtroppo sempre più frequenti e devastanti gli effetti di vere operazioni killeraggio mediatico organizzate allo scopo di manipolare l’opinione pubblica e trarne un profitto.

Bastano poche centinaia di euro e un qualche smanettone per accaparrarsi migliaia di sostenitori o altrettanti detrattori. Nascono così fake news, moltiplicatori di messaggi di odio, bot che fanno riprodurre la stessa frase da migliaia di account. In tempi rapidissimi, danni enormi.

Viva la democrazia diretta che vince su tutto, ma non si può osannare la rete sottovalutandone le insidie.

Al Corecom continuiamo a ripetere che le grandi potenzialità della rete vadano sempre mediate con la conoscenza degli strumenti e la verifica e comparazione delle fonti del messaggio: chi lo ha scritto, quando lo ha scritto, dove. Scontiamo un’assenza di una legislazione specifica che prefiguri delle responsabilità sui comportamenti in rete. In caso di utilizzi dolosi, non può bastare il blocco dell’account.

Servono normative che limitino manipolazioni e distorsioni delle interazioni digitali, nuove regole sulla par condicio elettorale e forse anche obblighi di maggiore trasparenza degli algoritmi.

La rete deve sempre avere l’ultima parola, sostengono

nel partito di Di Maio.

Ma attenzione a non controllarla. In democrazia vale il pensiero di uno come quello di centomila. Il problema è quando il messaggio non è il pensiero di nessuno.

*Presidente Corecom Toscana