REDAZIONE FIRENZE

I depositi Ataf sono salvi. Il Comune fa dietrofront: "Utili alla mobilità cittadina"

Palazzo Vecchio non li venderà, ma le schede per l’alienazione sono sul sito. Gli assessori Bettarini e Danti: "Faremo aggiornare le nostre pagine web".

Il deposito di proprietà di Ataf Spa in via Pratese. Era uno di quelli in vendita

Il deposito di proprietà di Ataf Spa in via Pratese. Era uno di quelli in vendita

di Antonio PassaneseFIRENZEPalazzo Vecchio non venderà i quattro depositi di proprietà di Ataf Spa attualmente concessi in affitto, per 1,5 milioni di euro, ad Autolinee Toscane. Parliamo di viale dei Mille, via Pratese, viale XI Agosto e via Michelacci. Lo confermano due assessori di peso della giunta Funaro, Giovanni Bettarini, che ha la delega alle Partecipate (e Ataf Spa che è di proprietà del Comune), e Dario Danti, che si occupa del Patrimonio non abitativo. Una notizia, questa, che ha tutto il sapore di una boccata d’ossigeno per le tante persone che, in quegli immobili, ci lavorano quotidianamente.

Ma c’è dell’altro. Perché non solo l’amministrazione rinuncia all’alienazione – e dunque all’incasso di 38 milioni di euro – ma aggiornerà anche la pagina istituzionale di ‘Investire a Firenze – La città delle opportunità’ su cui compaiono le schede inerenti i quattro depositi con tanto di descrizione e possibili usi. Ed ecco la nota ufficiale arrivata ieri in tarda serata da piazza della Signoria. "L’amministrazione comunale tiene a precisare che non è sua intenzione alienare gli immobili di Ataf Spa, partecipata del Comune di Firenze. Gli immobili in questione – precisano gli assessori alle partecipate Giovanni Bettarini e al patrimonio Dario Danti – sono di proprietà di Ataf Spa e attualmente sono affidati in locazione e utilizzati da Autolinee Toscane per scopi di mobilità cittadina. Pertanto si precisa che non sono in vendita, e che la notizia apparsa sulle pagine web (istituzionali, aggiungiamo noi, ndr) non sono aggiornate, stiamo provvedendo a farle aggiornare"

Oltretutto, alienando i quattro depositi non si capisce come sarebbe stato possibile realizzare, in quello di viale XI Agosto, il progetto che prevede, con fondi Pnrr, un parcheggio e la ricarica dei bus elettrici. Sul sito (in italiano e inglese) in questione – per il quale i consiglieri di minoranza hanno chiesto l’oscuramento, "perché non possiamo continuare a svendere i beni della nostra città", rivendicano da Fratelli d’Italia a Firenze democratica passando per il Movimento 5 Stelle e Sinistra Progetto Comune, sono presenti decine di immobili di pregio ed ex industrie di cui sia il Comune che i privati vogliono disfarsi.

Come è possibile anco leggere sul sito, ’Investire a Firenze’ – progetto, questo, voluto fortemente e rivendicato più volte dall’ex sindaco, e attuale eurodeputato, Dario Nardella per attirare investitori su Firenze – non è altro che "un’operazione di marketing territoriale che il Comune di Firenze ha ideato volta ad attrarre risorse ed a favorire la riconversione di aree ed immobili dando la massima visibilità alle opportunità presenti sul territorio, da destinare a nuovi e più funzionali scopi. Il progetto è strutturato in schede sintetiche di presentazione di aree e immobili dismessi o in via di dismissione di proprietà pubblica o privata, di superficie utile superiore ai 2.000 mq: Aree di Trasformazione della città che sulla base del Regolamento Urbanistico vigente sono soggette ad interventi che comportano un cambio di destinazione d’uso o Aree di Riqualificazione per le quali il Regolamento Urbanistico non prevede un cambio di destinazione d’uso".