Firenze, 16 novembre 2024 – La punta dell’iceberg, quella aguzza che rischia di far danni e ferire il territorio, è composta da 17 conferimenti che corrispondono ad altrettanti reati penali in materia ambientale segnalati alla polizia giudiziaria.
Dalla dispersione di materiale nocivo fino all’abbandono di calcinacci e scarti da cantiere. Ma alla base della montagnetta di sanzioni elevate dagli ispettori ambientali Alia, da gennaio a oggi, ci sono soprattutto abbandoni, errori o conferimenti sbagliati non per forza intenzionalmente.
Dolosi o volontari che siano, però, gli errori si pagano. Quelli commessi dai fiorentini dentro i confini comunali sono valsi multe per più di 161mila euro per un totale di 1.400 verbali con una media di circa 100 euro a sanzione.
Nel bestiario delle causali c’è un po’ di tutto: dall’errorino soft ma costante nella raccolta differenziata (plastica nella carta, vetro nell’indifferenziato o conferimento fuori orario per il porta a porta), fino all’abbandono di rifiuti da isola ecologica nel cassonetto del grigio. Per scoprirli gli ispettori hanno fatto 21.722 controlli e aperto e passato in rassegna 20.336 sacchetti, duemila in più del 2023, ma in un numero inferiore di mesi: dieci contro dodici dell’anno passato. Proprio dal 2023 il numero dei controlli, stavolta in tutti i 25 Comuni dell’Ato Centro sono cresciuti di oltre il 30%.
Ma a Firenze i furbetti (o gli sbadati) della differenziata restano ancora troppi rispetto alla media delle altre 25 città. Il verdetto per quest’anno infatti è di un conferimento sbagliato rilevato ogni 14 sacchetti aperti contro la media di 1 ogni 19 in tutta l’area Toscana centro. I numeri sono comunque un successo per Palazzo Vecchio che vuole spingere ancora di più sulla differenziata. "In questi anni – commenta l’assessora al Verde, Paola Galgani – sono stati fatti grandi passi avanti sulla raccolta differenziata di Firenze, che è passato dal 55% del 2022 al 61% di ottobre 2024. Ma non ci basta: puntiamo ad arrivare almeno al 65% di raccolta differenziata come ci chiede anche l’Europa. Abbiamo bisogno dell’impegno di tutti per migliorare la raccolta che porterà anche ad una revisione delle tariffe, premiando chi produce meno rifiuti indifferenziati rispetto a chi ne produce di più. Nel frattempo non bisogna abbassare la guardia con chi abbandona i rifiuti".
Ma il Comune è impegnato anche su un altro fronte dove il bilancio incontra le politiche dell’ambiente: la lotta all’evasione della Tari, la tassa sui rifiuti che l’anno scorso ha fatto stimare 13 milioni di euro di evasione a fronte di un gettito assestato di 119 milioni di euro per il 2023.
La buona notizia c’è ed è nelle previsioni del gettito stimato per il 2025 e 2026 nel bilancio di previsione: il tesoretto Tari da incassare per il 2025 calerà rispetto al 2023 arrivando a 113 milioni e spiccioli. Sei milioni di euro in meno tagliati proprio grazie ai crediti recuperati dagli evasori.
cla.cap