REDAZIONE FIRENZE

I Di Maggio Bros al Glue. Tributo a Elvis e al rock

Omaggio agli artisti e alle canzoni che hanno fatto la storia della musica. Sabato il live dell’unica band italiana inserita nella Hall of Fame Americana.

I Di Maggio Bros. sabato sera saranno live al Glue

I Di Maggio Bros. sabato sera saranno live al Glue

Un viaggio nel rock degli anni Cinquanta, in quella prima fase nascente di un genere universale che ha cambiato la storia della musica mondiale. Un genere nel quale i Di Maggio Bros. si sono inseriti e con successo, riuscendo anche in quell’impresa di entrare nella Rockabilly Hall Of Fame e nella Country Music Hall Of Fame.

"Il rock’n’roll è un genere universale, è un po’ come la carbonara, che anche i bambini ballano spontaneamente. Con questa serata vogliamo omaggiare i grandi che ci hanno ispirato", ci dice il frontman dei Di Maggio Bros., Marco Di Maggio, che sabato sera alle 22 sarà in scena al Glue di Campo di Marte.

Che spettacolo dobbiamo aspettarci?

"E’ una versione un po’ originale rispetto ai nostri concerti: perché di solito non facciamo cover. Sabato suoniamo la musica degli anni Cinquanta, ma anche degli anni Sessanta e Settanta, e anche qualche nostro brano. Questo è un tributo ai grandi del rock’n’roll e del rockabilly che ci ha ispirato. Partendo da Elvis e continuando con Cochran, Vincent, Holly ed altri che hanno fatto grande quel periodo. Portiamo sul palco quelle canzoni in una veste originale e fresca, senza stravolgerla".

E questa non è la prima volta al Glue.

"No, ci siamo già stati però è la prima volta con questa formazione".

Avete fatto carriera soprattutto all’estero, ma siete nati qui.

"Sì, siamo nati nel 1997. Io e mio fratelllo siamo fiorentini, ma oggi abito a Pordenone. A fine anni Novanta abbiamo prodotto il nostro primo album ’Rockabilly From The Boots Up’ negli Stati Uniti e da lì è stato un successo che ci ha portato in tour in 24 paesi in tutto il mondo. Non facciamo musica mainstream, ma abbiamo il nostro pubblico e i nostri locali, anche se dopo il covid c’è stato un rallentamento".

Avete dei progetti a cui state lavorando?

"Stiamo lavorando a molti progetti, sia come gruppo, sia io personalmente, da solista. E li porteremo sui nostri palchi, anche se, sempre a causa della pandemia, sono diminuiti. Ci sono sempre meno locali in cui è possibile ascoltare gruppi underground".

Qualche settimana fa Paolo Benvegnù era al Glue. Lo conoscevate?

"Non di persona, mi è molto dispiaciuto che sia venuto a mancare così giovane. Ma l’ho visto proprio su quel palco recentemente. Faceva musica diversa dalla nostra, ma aveva molte cose da dire. Abbiamo perso un grande artista".

Lorenzo Ottanelli