Firenze, 17 aprile 2016 - Il turismo è il nostro petrolio. Per la tassa di soggiorno che dà respiro ai bilanci cittadini, per quanto lascia al commercio, alle imprese alberghiere e dei trasporti, per l’enorme indotto. Un giacimento gigantesco. Inesauribile. Ma non può essere, proprio perché produttore di ricchezza diffusa, lasciato senza regole. Diritti e doveri. I turisti, non ci stancheremo di dirlo, consumano la nostra città proprio fisicamente.
La sfiancano. Il turismo di massa non può essere lasciato ’libero’, ma deve essere governato. Si è persa anche quest’anno l’occasione di mettere in piedi una sorta di Stati generali del turismo prima della stagione calda. Peccato. Ma qualcosa Palazzo Vecchio ha fatto con le nuove regole per i pullman e relativo aumento di ticket di entrata. L’adozione delle piazze per i controlli dalle forze dell’ordine è una buona garanzia, comunque da verificare nell’efficacia. Il turismo deve essere anche tutelato. In questa ultima settimana La Nazione ha raccontato e denunciato chi del turismo si approfitta e vuole farci affari fuori dalle regole. Primo caso denunciato: la concorrenza sleale cinese per le comitive sempre più numerose orientali con guide abusive anche dentro Palazzo Vecchio. Urgono interventi e multe. Secondo caso: i bagarini con biglietti a prezzi maggioranti per saltare le code agli Uffizi. Si approfittano degli ignari turisti che una volta entrati nella Galleria più famosa del mondo si chiederanno da dove saltano fuori quei ticket. Non facciamo una bella figura. Buona domenica.