REDAZIONE FIRENZE

I giovani creativi del Polimoda aprono Pitti 100

Martedì in piazza Santa Maria Novella va in scena ‘Art Thou’. Il direttore Giornetti: "Una riflessione sull’autenticità dell’uno"

Sarà la grande anteprima del Pitti Uomo centesima edizione (e dunque 50 anni di storia, dal 30 giugno al 2 luglio alla Fortezza da Basso con fiera fisica) quella del 29 giugno in piazza Santa Maria Novella con la sfilata di fine corso del Polimoda, un evento-installazione dedicato ai migliori talenti creativi della scuola internazionale presieduta da Ferruccio Ferragamo e diretta da Massimiliano Giornetti. Si torna così alle sfilate dal vivo dopo un anno e mezzo di astinenza da adrenalina fashion ed è molto bello che ad aprire le danze siano i creativi di domani. Sotto la guida di Giornetti, per la prima volta nei 35 anni della scuola sfileranno le migliori creazioni di tutti i corsi e master dell’area design, in un best of Polimoda all’insegna del puro talento e della diversità. "È il mio primo fashion show come direttore di Polimoda – spiega Giornetti – ma sono ormai già due anni che lavoro accanto agli studenti. Ho avuto il privilegio di vivere la loro esplosiva energia creativa e anche i momenti di fragilità di questo periodo incerto. Con un percorso di maturazione personale e professionale che è stato probabilmente il più difficile di questi ultimi anni, oggi, sono finalmente pronti a spiccare il volo, ognuno con la propria identità creativa e unicità di pensiero. Al Polimoda da sempre si rende onore alla diversità e all’inclusività, quindi anche questi scambi tra varie generazioni di studenti sono in questa direzione". Art Thou (Sii te stesso), è il titolo dell’evento in piazza Santa Maria Novella, e sintetizza tutto questo.

"Con le creazioni dei nostri migliori talenti – conclude il direttore – vogliamo rispettare e promuovere le singole individualità. La rivendicazione dell’io a mostrarsi per quello che è. Una riflessione post moderna sulla autenticità dell’uno. La scelta del sé ad autodeterminarsi dichiarando la propria autonomia di giudizio e la propria personale libertà di espressione".

Eva Desiderio