PAOLO PELLEGRINI
Cronaca

I giovani, una missione. L’Osservatorio festeggia la scommessa sul futuro con i grandi del pianeta

Tante le iniziative, dal Quotidiano in Classe alla partnership con Apple

I giovani, una missione L’Osservatorio festeggia la scommessa sul futuro con i grandi del pianeta

Firenze, 18 giugno 2023 – L’idea era chiara: fare dei giovani di oggi i cittadini di domani. Chiara e perfino semplice, pure in una Italia, quella di inizio Millennio, in pieno fermento di Seconda Repubblica e che aveva visto nascere nuovi visionari soggetti e progetti, e intanto affrettarsi la rivoluzione tecnologica.

Da qui quella mission: obiettivo, i giovani, "le persone più importanti del mondo, perché hanno più tempo per cambiarlo", l’aveva sempre avuto in testa, Andrea Ceccherini, fin dai primi passi e dai primi incontri di Progetto Città con cui aveva subito attratto l’interesse di tanti big della politica, fino a farlo definire "il ragazzo dall’agenda d’oro".

Ma a inizio Millennio quel "ragazzo" di Scandicci puntò a dare alla sua idea un orizzonte più largo e approfondito. E la sera del 5 giugno 2000, officiante Bruno Vespa, supertestimone il presidente del Senato Nicola Mancino, la cornice di Villa Cora vede nascere la creatura che porterà l’idea a fare il salto.

Nasce l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, a fianco di Ceccherini si schierano entusiasti due big della carta stampata: Andrea Riffeser Monti con la Poligrafici Editoriale (oggi Editoriale Nazionale) che pubblica La Nazione, Il Resto del Carlino e il Giorno, e Cesare Romiti con la Rcs di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.

L’idea è vincente: la compagine si allarga subito con l’ingresso di tante altre testate, prima tra tutte il Sole 24 Ore fino al 2021 quando entra il Gruppo Gedi con la Repubblica, La Stampa, il Secolo XIX; e ai gruppi editoriali si affiancano le fondazioni di origine bancaria, oggi più di venti, e otto aziende di responsabilità sociale.

Educare i ragazzi a pensare con la propria testa: un altro slogan chiaro e forte è quello che vede avviarsi "Quotidiano in Classe", l’iniziativa che ha portato giornali nazionali e cronache locali sui banchi di milioni di ragazzi delle superiori, molti dei quali parteciperanno poi agli incontri di alfabetizzazione economico-finanziaria e mediatica con tanti grossi calibri della politica, dell’economia, della finanza, del giornalismo, dell’editoria.

Sempre a Firenze, cuore pulsante dell’Osservatorio che oggi ha sede in piazza della Signoria, proprio di fronte a Palazzo Vecchio, dove una squadra affiatata collabora strettamente con il presidente Ceccherini (che intanto ha sempre mantenuto la sua indipendenza, senza mai indossare una "giacchetta") fino ai due momenti che hanno visto l’ulteriore salto di qualità e di statura dell’Osservatorio: la partnership con Apple, condotta da Tim Cook successore di Steve Jobs, e poi la "benedizione" di Christine Lagarde, presidente della Bce, che tre mesi fa in una serata di gala nel Cenacolo di Santa Croce ha raccolto l’idea di Andrea Ceccherini di istituire un eurobarometro che misuri la competenza e il livello di istruzione dei futuri cittadini dell’Unione e una giornata europea annuale dell’educazione economico-finanziaria dei giovani.

Non l’unica "benedizione", questa di Lagarde, raccolta negli anni da Ceccherini e dall’Osservatorio, premiati dai riconoscimenti di tre presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano e Mattarella) e due papi, Benedetto XVI e Francesco. E tutto questo da Firenze, con Firenze sempre al centro: senza l’Osservatorio, ci sarebbero venuti solo da turisti.