
I lupi fanno sempre più paura. Cittadini riuniti a Pian di San Bartolo
Sono ormai diversi anni che la presenza del lupo è accertata anche fuori dai boschi, colline fiesolane comprese. Un nucleo familiare è monitorato da tempo sotto Vaglia, dove i lupi si stanno muovendo al seguito degli ungulati. Infatti, come cinghiali e caprioli, per quanto riguarda il territorio fiesolano, anche questi predatori hanno fatto la loro comparsa sul Monte Fanna, Poggio Pratone e San Clemente, come dimostrano i danni denunciati dagli allevatori. Da qui si sono poi spostati a valle. Come in zona Le Molina, fra i Bosconi e la via Faentina. Ma non solo. A incastrarli ci sono inoltre una serie di riprese effettuate con le videotrappole, le telecamere appositamente posizionate dai ricercatori, che hanno accertato la presenza anche a Maiano e Vincigliata. Nel dicembre scorso, invece, durante una battuta di caccia al cinghiale, un cacciatore ha giurato di aver visto sfilare davanti ad una posta un lupo, rincorso dai cani. Per fare il punto sulla presenza del lupo e dare informazioni utili questa sera si terrà un incontro aperto a tutti alle 21 nei locali del circolo Arci di Pian di San Bartolo. Sarà presente Duccio Berzi, tecnico faunistico e collaboratore di enti, associazioni e Istituzioni per i rapporti fra l’uomo e gli animali selvatici.
"L’incontro ha lo scopo di fornire informazioni utili sui comportamenti da tenere in caso di incontri ravvicinati con il lupo che ormai è presente anche sulla nostra collina - spiega Matteo Rimi di Pian di San Bartolo, promotore dell’evento per conto del nascente gruppo di Controllo di vicinato della zona - A parte una famiglia accertata a Le Molina, ricordo infatti che un esemplare morto è stato trovato anche nei pressi della stazione ferroviaria". I fatti risalgono alla fine dello scorso mese di gennaio. Nella mattina del 26 è stato rinvenuto un lupo ucciso dal treno sui binari della linea Faentina, non lontano dalla stazione di Pian di San Bartolo/Trespiano. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e gli operatori della polizia venatoria e sanitaria che hanno documentato il fatto e ricostruito che probabilmente l’animale, spaventato dalla presenza di cani in zona, si è diretto verso la ferrovia dove ha trovato la morte.